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Alla vigilia della stagione 2024 di Formula 1, Christian Horner è stato coinvolto in un'indagine interna a seguito di accuse di condotta inappropriata mosse da una dipendente del team e, come vi abbiamo raccontato, le accuse hanno portato la casa madre austriaca a intraprendere un'indagine approfondita condotta da un avvocato indipendente.
L'indagine, durata otto settimane, si è conclusa con l'archiviazione delle accuse contro Horner. La dipendente, che era stata temporaneamente sospesa in seguito ai risultati dell'indagine, ha successivamente deciso di presentare un appello. Tuttavia, anche questo ricorso, gestito da un secondo avvocato indipendente, è stato respinto.
In un comunicato stampa rilasciato giovedì, Red Bull ha confermato la conclusione del processo di appello: "All'inizio di quest'anno è stato esaminato un reclamo presentato contro Christian Horner. Il reclamo è stato trattato attraverso la procedura di reclamo dell'azienda con la nomina di un avvocato indipendente che ha respinto il reclamo. Il denunciante ha esercitato il diritto di appello, che è stato eseguito da un altro avvocato indipendente. Tutte le fasi del processo di appello si sono ora concluse, con l'esito finale che il ricorso non è stato accolto."
Red Bull ha chiarito che le conclusioni degli avvocati indipendenti sono state pienamente accettate e adottate dall'azienda, segnando la fine del processo interno. La società ha inoltre sottolineato il proprio impegno a mantenere i più alti standard sul posto di lavoro e ha dichiarato che, nel rispetto della privacy di tutti i dipendenti, non verranno rilasciati ulteriori commenti pubblici sulla questione.