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La Formula 1, alla vigilia dell'inizio della stagione 2020, è scossa dalle polemiche: oltre alla querelle che vede la Ferrari contrapposta ad altre sette scuderie per via dell'accordo privato raggiunto con la FIA per la sua power unit, si vocifera anche di possibili reclami sul DAS della Mercedes e sulla Racing Point RP20, così simile alla W10 dello scorso anno. Per il team di Brackley però si prospetta anche un nodo molto serio: il rinnovo del contratto di Lewis Hamilton, in scadenza a fine campionato.
«Se abbiamo già un accordo? In realtà non ne abbiamo parlato, non c'è assolutamente fretta», ha spiegato Lewis Hamilton a Martin Brundle nel corso di un'intervista doppia con Toto Wolff concessa a Sky Sports UK. «Io ho un approccio ben preciso a queste cose - aggiunge il sei volte campione del mondo di F1 -. Non mi stresso, mi fido di Toto. C'è fiducia reciproca, abbiamo già parlato degli obiettivi, delle ambizioni e dell'impegno che siamo disposti a prendere».
«Il nostro canale di comunicazione è sempre aperto», spiega Hamilton. Wolff, dal canto suo, ammette: «Gli ho scritto una decina di giorni fa; se ne leggono di ogni sulla stampa, si dice che Lewis abbia chiesto un sacco di soldi, ma in realtà non ne abbiamo ancora discusso. Allora gli ho detto che un giorno dovremo metterci seduti e parlarne, anche se lo conosco talmente bene da sapere già cosa potrebbe dirmi». «Tra di noi c'è grande rispetto - aggiunge Wolff - so quale contributo dia Lewis al team, sia come pilota che come brand».
Indiscrezioni vorrebbero però un passaggio di Hamilton alla Ferrari. A domanda in merito di Brundle, Hamilton spiega: «Si tratta di un team incredibile, di una super monoposto, e il rosso è il colore della passione e dell'amore, ma io sto bene in Mercedes: la scuderia ha fatto tantissimo per i suoi piloti, se sei in Mercedes diventi parte di una tradizione». Per ora Hamilton penserà al suo obiettivo per il 2020, eguagliare il numero di titoli mondiali della leggenda della Rossa, Michael Schumacher. Per il resto c'è tempo.