Formula 1, Hamilton: «Chi non si mette in isolamento è egoista»

Formula 1, Hamilton: «Chi non si mette in isolamento è egoista»
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Lewis Hamilton definisce irresponsabili ed egoisti coloro che non rispettano le misure di contenimento del Coronavirus continuando a presenziare ad eventi affollati
23 marzo 2020

Dopo aver confermato nel corso del weekend di essere in isolamento volontario, ma di non accusare sintomi riconducibili al COVID-19, Lewis Hamilton torna sull'argomento Coronavirus, con un post sui propri canali social in cui si scaglia contro chi decide di non mettere in atto le misure necessarie per evitare il propagarsi dell'epidemia nonostante le comunicazioni a riguardo da parte dei governi locali. 

«Sono profondamente addolorato dal numero di morti nel mondo - scrive Hamilton -. So che la maggior parte di noi ha una conoscenza limitata del perché e di come questo sia successo. Non possiamo fare altro che cercare di isolarci, fermare le possibilità di essere contagiati e di diffondere il virus. Ci sono persone che ancora adesso vanno in discoteca, nei bar e partecipano a eventi con molto pubblico, dei comportamenti che personalmente trovo totalmente irresponsabili ed egoisti».

Hamilton ha poi voluto ringraziare chi rischia la propria incolumità per assicurare i servizi essenziali in questo momento di emergenza. «Prego per la sicurezza della mia famiglia, ma anche per tutti voi. Prego per chi lavora nei negozi, per i corrieri, i dottori e gli infermieri che mettono a repentaglio la propria salute per aiutare gli altri e non fermare le nazioni. Sono loro i veri eroi. State al sicuro».

La scorsa settimana i media inglesi avevano speculato su un possibile rischio di quarantena per Hamilton, che ad inizio mese era intervenuto ad un evento a Londra in cui era entrato a stretto contatto con l'attore britannico Idris Elba e con Sophie Grégoire Trudeau, la moglie del premier canadese, entrambi risultati positivi al Coronavirus. Hamilton ha risposto alle voci dicendo di non aver alcun sintomo, ma di essersi messo in isolamento volontario; il sei volte campione ha spiegato di non aver fatto il tampone in modo tale da lasciarlo a chi ne avesse bisogno. 

La stagione 2020 di Formula 1, nel frattempo, ha subito un'ulteriore battuta di arresto con l'annuncio, arrivato in mattinata, del rinvio a data da destinarsi anche del GP di Baku, in programma il 7 giugno. Il campionato non prenderà quindi il via prima del 14 giugno, data del GP del Canada; a questo punto, però, non sono da escludere ulteriori defezioni nelle prossime settimane, mentre i vertici della F1 ragionano su un calendario sempre più condensato. 

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