Formula 1, Halo? Ecco perché non è un problema [Video]

Formula 1, Halo? Ecco perché non è un problema [Video]
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Inizialmente criticato da alcuni, oggi alla vigilia della stagione 2018 accettato dai piloti. Un video onboard chiarisce se effettivamente il nuovo dispositivo di sicurezza compromette la visibilità. E sembra proprio di no...
23 febbraio 2018

La novità più vistosa delle monoposto 2018 che stiamo conoscendo in queste ore è certamente l'Halo, il nuovo dispositivo di protezione per i piloti fortemente voluto dalla FIA nonostante sulle prime fosse stato osteggiato da alcuni.

Iniziano adesso a circolare i primi onboard delle monoposto 2018 con la nuova barriera in versione definitiva che permettono di capire se davvero, quello che effettivamente altro non è che un roll bar più esteso, possa essere davvero un problema per i piloti di F.1 e per tutti quelli delle categorie Formula FIA che al momento lo prevedono, come la Formula 2 e la Formula E.

Questo video di Valtteri Bottas al volante della Mercedes W09 durante il filming day di Silverstone sembra fugare ogni dubbio. La sezione del pilone centrale è davvero ridotta e sembra ingombrare pochissimo il campo visivo. Ma il punto è un altro: un pilota di monoposto quasi mai rivolge lo sguardo dritto davanti a sé. Piuttosto, l'attenzione è focalizzata alla curva successiva quando si trova in rettilineo e in direzione della ruota interna quando sta approcciando una curva. 

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Osservando il filmato si nota benissimo infatti come non vi siano problemi di sorta, impressione confermata ormai definitivamente dai piloti. Le vetture Nascar, ad esempio, prevedono ben tre barre antintrusione dietro il parabrezza che assolvono più o meno alla stessa funzione, oltre ad un pilone centrale che fa parte della struttura del roll bar- Per non parlare poi della struttura chiusa, che al pari delle LMP1 delle serie endurance è ancora più limitante in termini di visibilità. Chi si è poi mai lamentato del tergicristallo della propria auto? 

Vista soggettiva di un pilota Nascar
Vista soggettiva di un pilota Nascar

Quanto alla sicurezza pare che non vi siano dubbi: i test sono stati rigorosissimi e gli standard imposti dalla FIA ai tre costruttori autorizzati dalla Federazione a fornirlo ai team, la tedesca CP autosport, l'inglese SST Technology e l'italiana V System di Fiorano Modenese, sono altissimi. 

L'Halo della monoposto Ferrari 2018, la SF71H
L'Halo della monoposto Ferrari 2018, la SF71H

Piuttosto qualche critica potrebbe essere mossa all'impatto estetico dell'AFP. Toto Wolff ha detto che se potesse lo taglierebbe via con una motosega dalle sue Mercedes (nonostante l'idea sia partita proprio dalla Casa di Stoccarda...), ma è anche vero che de gustibus non est disputandum e che le auto da corsa non devono piacere, ma andare il più forte possibile. Piuttosto vedremo come gli ingegneri svilupperanno a proprio vantaggio le carenature in fibra di carbonio con le quali è consentito avvolgere la struttura in titanio dell'Halo. Ferrari ad esempio ha adottato sulla SF71H un piccolo labbro con chiare funzioni aerodinamiche che lo ha reso anche più gradevole.

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