Formula 1. GP Olanda 2024: le pagelle di Zandvoort

Formula 1. GP Olanda 2024: le pagelle di Zandvoort
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I promossi e i bocciati di Zandvoort nelle pagelle del Gran Premio d'Olanda 2024 di Formula 1
26 agosto 2024

Chi sono i promossi e i bocciati di Zandvoort? Scopriamolo sfogliando insieme le pagelle del Gran Premio d'Olanda 2024 di Formula 1.

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Lando Norris: voto 10 e lode

Prima l’ha sverniciato in rettilineo, poi gli ha rifilato una scoppola di 22 secondi di fronte ai suoi tifosi: Norris non ha vinto il gran premio d’Olanda, l’ha dominato. E il passo falso al via (a proposito, stavolta l’inglese si è mosso bene, ma sono le Red Bull che riescono a partire sempre a fionda) è servito solo per evidenziare la sua forza. Voto 10 e lode a Norris allora, con tanti rimpianti per un mondiale che poteva essere diverso senza alcuni (troppi) errori. Per il titolo costruttori, però, ormai la Red Bull è braccata.

Alessandro Martellotta

Max Verstappen: voto 8,5

Comunque voto 8,5 a Verstappen, che ancora una volta si è dannato l’anima per tentare l’impresa con una monoposto che già da diverse gare non è più da grandi imprese. Stavolta però nemmeno il suo infinito talento è bastato. Sconfitto con onore.

Alessandro Martellotta

Charles Leclerc: voto 9

Voto 9 a Leclerc, 3° a sorpresa (nostra e sua) in un fine settimana che pareva stregato: invece in gara la Ferrari è andata misteriosamente molto meglio che nelle libere e in qualifica e il monegasco capita l’antifona ha tirato dall’inizio alla fine, supportato per una volta da una strategia perfetta. Com’è che era? “Date una macchina a questo ragazzo”.

Alessandro Martellotta

Oscar Piastri: voto 5

Voto 5 a Piastri, perché con la monoposto con cui il suo compagno ha fatto la pole e dominato la gara non è riuscito a salire nemmeno sul podio. Certo la strategia non ha aiutato, ma aveva i mezzi per recuperare in pista, tra l’altro con gomme molto più fresche di Leclerc, invece è rimasto lì senza nemmeno mai tentare un attacco vero. Non era il suo week end.

Alessandro Martellotta

Carlos Sainz: voto 8,5

Voto 8,5 invece a Sainz, perché come sempre tutti a celebrare Leclerc (giustamente) ma la gara dello spagnolo non è stata da meno considerando che partiva 10° (giustificato dall’avere girato pochissimo nelle libere). Lo spagnolo ha messo giù l’ennesima gara fatta di velocità e ritmo e non si è fatto mancare i duelli in pista (vinti). Idealmente meritava di festeggiare anche lui sul podio. Finirà alla Williams perché nessun team di primo piano l’ha voluto. Se ne pentiranno.

Sergio Perez: voto 6

Voto 6 Perez, che meriterebbe 5 come Piastri ma con l’australiano siamo più severi perché conosciamo il suo potenziale, mentre con il messicano siamo leggermente più indulgenti… proprio perché conosciamo il suo potenziale. Perez in Olanda ha disputato un fine settimana dignitoso, considerando il suo stato di forma generale e la competitività limitata della monoposto. Però difficilmente da lui arriveranno punti pesanti per il mondiale Costruttori: compitino.

Alessandro Martellotta

George Russell

Così così anche la gara di Russel, che partiva dalla seconda fila con ben altre ambizioni, invece gradualmente ha perso terreno senza riuscire a replicare. Una mancanza di ritmo difficile da spiegare per la monoposto vincitrice delle ultime due gare, ma stavolta anche il pilota forse ha le sue colpe considerando che Hamilton, partito nelle retrovie, gli è finito alle spalle appena 5 secondi più indietro. Poco incisivo.

Alessandro Martellotta

Lewis Hamilton: voto 6,5

Ecco, Hamilton: la penalizzazione subita era discutibile, ma la brutta qualifica era già una certezza. Però l’inglese in gara si è riscattato rimontando con grinta e finendo a ridosso del compagno di squadra che pure partiva 4°. Se solo fosse partito più avanti…. Voto 6,5 con qualche rimpianto.

Alessandro Martellotta

Pierre Gasly: voto 9

Voto 9 invece a Gasly, rinvigorito da una Alpine finalmente dignitosa: eccellente in qualifica (9°), in gara si è confermato dopo avere dato spettacolo con una serie di bei duelli. Il francese sembra tornato quello dei tempi migliori e ne siamo felici.

Fernando Alonso: voto 8

Chiude la zona punti un Alonso in modalità mastino: dopo una bella qualifica, in gara le Aston Martin sono lentamente sprofondate, ma lo spagnolo ha fatto il possibile per portare a casa il risultato, fosse anche un solo punticino. Voto 8 per lo spirito considerati anche età, palmarès e conto in banca.

Alessandro Martellotta

Nico Hulkenberg: voto 8

Fuori dai punti, voto 8 a Hulkenberg che pur senza centrare l’obiettivo mette insieme l’ennesimo bel fine settimana, con una buona qualifica (12°) e una gara tutta sostanza che per poco non gli regalava la top ten (è finito 11°). In Audi hanno almeno una certezza, ma saprà conservare questo stato di forma per altri due anni?

Alessandro Martellotta

Esteban Ocon: voto 5

Voto 5 invece a Ocon, da tempo separato in casa in Alpine, ma autore anche di una prestazione davvero incolore in Olanda mentre il suo compagno di squadra dava spettacolo. Svogliato.

Logan Sargeant: voto 5

E voto 5 anche al povero Sergeant, che ha distrutto un’auto e la sua carriera in F1 picchiando forte nelle libere: in Williams ora cercano un sostituto, ma conoscevano benissimo i suoi limiti quando gli hanno rinnovato il contratto….

Alessandro Martellotta

Formula 1: voto 4 / FIA: voto 0

Questa vicenda, e le difficoltà del team inglese nel trovare un rimpiazzo, fanno però riflettere ancora una volta sull’assurdità di questa F1 (voto 4) che non fa più test e allena i piloti di riserva solo al simulatore (che andrà benissimo per raccogliere dati, ma girare è un’altra cosa per chi deve stringere il volante tra le mani). Con esiti paradossali: la F1 è l’apice dell’automobilismo da corsa, c’è la fila di piloti che vorrebbero entrarci ma poi quando si libera un posto non ci sono candidati validi per mancanza di esperienza, in un momento in cui il costo di ogni ricambio pesa sul bilancio dei team. Così molte squadre preferiscono vivacchiare con scelte di ripiego, come Sergeant appunto, o con l’usato sicuro (Magnussen e Bottas bastano come esempi?) piuttosto che investire su potenziali nuovi talenti. E nemmeno vincere in F2 serve a garantirsi un sedile (citofonare Drugovich per conferma) se non si ha alle spalle un programma junior forte. Certo, avere un paio di squadre in più renderebbe più ricco e più fluido anche il mercato piloti, con benefici per le squadre stesse, ma abbiamo capito dalla vicenda Andretti che questo non accadrà mai perché i team preferiscono spartirsi tra pochi la torta dei diritti tv e la FIA (voto 0) ha perso ormai il controllo del campionato per molti, troppi aspetti.

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