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Chi sono i promossi e i bocciati della gara di ieri? Ecco le nostre pagelle del Gran Premio di Miami 2023 di Formula 1, vinto da Max Verstappen su Red Bull.
Per fortuna è partito 9°, facendo pensare per un momento, ai più sprovveduti, che il risultato finale fosse incerto: chi un po’ lo conosce, però, non aveva dubbi su come sarebbe andata a finire e infatti Verstappen ha conquistato una vittoria netta e meritata, recuperando posizioni in modo sistematico per poi dedicarsi alla monoposto gemella di Perez. Voto 10 nonostante l’imperfezione (e la sfortuna) in qualifica, anzi a pensarci bene proprio per quella.
Voto 8,5 a Perez, che non riesce a ripetere il miracolo di Baku: del resto se Verstappen ha vinto due Mondiali e va per il terzo mentre lui è solo il suo “migliore secondo” di sempre un motivo ci sarà.
Voto 9 ad Alonso, ancora una volta a podio: ormai ha smesso di sembrare un miracolo, ma resta ogni volta una grande impresa perché l’Aston Martin di quest’anno è certamente un’ottima monoposto, ma certi risultati riescono solo a lui (a proposito, voto 4 a Stroll, disperso).
4° Russell, dopo una qualifica discreta (rispetto ad Hamilton) ma comunque in affanno: il campioncino inglese ha capito che anche quest’anno sarà per l’anno prossimo, ma fa tutto il possibile, anche se a volte non è molto. Voto 7,5
Solo quinta la prima delle Ferrari, con un Sainz non particolarmente veloce, tranne in corsia box. La monoposto è difficile da sfruttare in gara, lo spagnolo fa il compitino, beccandosi pure una penalità. Voto 6, demoralizzante.
Un 6° posto insipido per Hamilton, dopo una qualifica orrenda e una rimonta arrivata più per inerzia che per reale forza agonistica: la Mercedes non esce dal limbo e talvolta anche il campionissimo inglese patisce la situazione. Voto 6, più che motivazioni però urgono aggiornamenti tecnici.
Voto 5 a Leclerc, perché il doppio errore in qualifica è grave e con il senno di poi compromette un gran premio che sarebbe comunque stato difficile. Infatti in gara va anche peggio rispetto al sabato per certi versi, complici le benedette gomme che anno dopo anno in Ferrari sembrano non avere ancora capito come far funzionare. Un 7° posto che sa di rassegnazione.
Avrebbe meritato un risultato migliore Gasly, bravo in qualifica e nella prima parte di gara, poi sopraffatto da quello che è il reale potenziale (cioè modesto) della sua Alpine. Resta comunque un plauso per come si è ripreso dopo il pessimo fine settimana di Baku: voto 7,5.
Del resto che il potenziale della Alpine sia questo lo conferma anche il piazzamento di Ocon, arrivato alle spalle del compagno di squadra dopo una qualifica un po’ meno brillante ma comunque discreta: voto 7.
Voto 8 invece a Magnussen, splendido 4° in qualifica anche se poi in gara parte male sul lato sporco della pista e successivamente i colleghi meglio attrezzati finiscono per passarlo uno dopo l’altro. Lui però non perde la testa, anzi ad un certo punto compie un bellissimo sorpasso su Leclerc senza che nessuna delle due monoposto perda pezzi di carrozzeria, e porta comunque a casa un punto che ha un grande valore in un momento in cui qualcuno ha già iniziato a mettere in discussione il suo valore dopo l’inizio di stagione arrembante di Hulkenberg. Sempre tosto.
Fuori dai punti, voto 6,5 di incoraggiamento a Bottas per la qualifica in Q3, anche se poi in gara il finlandese è sprofondato senza riuscire a confermarsi nella top ten.
E voto 4 alla McLaren, preda di una crisi tecnica che sembra essersi ulteriormente aggravata a Miami: vedremo gli aggiornamenti su una pista meno atipica, ma le scuse sono già finite da un pezzo per il team inglese.