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Alonso? Un idiota. Massa? Uno stupido. Verstappen? Un fottuto str… I doppiati? Deficienti stupidi che stanno in mezzo ai piedi. E Charlie Whiting il direttore di gara? Un altro fottuto etc… Il lessico di Sebastian Vettel in Messico ha subito una impennata decisa verso l’insulto. Per essere un 4 volte campione del mondo che in questa stagione ha deluso le attese e ha commesso diversi errori, fa specie che Vettel se ne esca in continuazione con epiteti verso i rivali. Certo, succede spesso e fra tutti in quel mondo, ma quando sai che le tue dichiarazioni fanno il giro del mondo, forse sarebbe il caso di darsi una calmata, perché passare per piangina è un attimo.
Ed è un peccato perché stavolta la Ferrari ha azzardato una strategia aggressiva, con la prima sosta ben dopo i 30 giri con gomme soft, cosa che pure la Pirelli aveva sconsigliato. Ma la Ferrari di oggi è una squadra che deve prendersi dei rischi se vuole portare a casa qualcosa, non una vittoria, sia chiaro, ma un posto su un podio. Insomma, bisogna accontentarsi di quello che passa il convento. Quello che per alcuni è stata una grande scorrettezza di Verstappen su Vettel andrebbe analizzata a freddo. Al via Hamilton ha tirato dritto ma non ha dato la posizione a Rosberg che pure aveva tirato per prati dopo una toccata con Verstappen.
A tre giri dalla fine, con l’olandese con le gomme finite, o quasi (45 giri sul groppone con le medie) e un Vettel in rimonta con gomme più fresche (24 giri) alla staccata in fondo al dritto Verstappen ha bloccato le gomme e ha tirato lungo. Stessa identica manovra di Hamilton al via, e l’inglese aveva gomme fresche. Dal box Red Bull dicono di ridare la posizione a Vettel, ma Verstappen sa che con le gomme andate se lo fa passare non lo vede più. Intanto arriva anche Ricciardo, che quando vede un buco si infila, finendo per toccare la Ferrari. Ebbene, nonostante l’ordine del box Red Bull Verstappen non cede e finisce terzo. Sul muretto box Ferrari Arrivabene si infuria, picchia i pugni sul tavolo e alla fine i commissari, rapidissimi prima del podio, danno 5 secondi di penalizzazione all’olandese che lascia la saletta podio e se ne torna mesto ai box.
E se avesse sbagliato il box a dire una cosa quando in realtà non c’era stata infrazione? Nulla da fare, la Ferrari ha “schienato” un ragazzino di 18 anni col difetto di essere veloce e arrogante, i commissari che impiegano ore a decidere stavolta fanno il record e tolgono il podio a Verstappen che lo avrebbe meritato al di là del duello con Vettel
Sanzione inappellabile, presa in tre minuti, senza neanche la possibilità di fare appello. E qui si apre il dibattito: se dal box Red Bull hanno detto di ridare la posizione vuol dire che c’è un regolamento che non è stato rispettato. Domanda, perché lo ha detto il box mentre dai commissari c’è stato silenzio assoluto? E se avesse sbagliato il box a dire una cosa quando in realtà non c’era stata infrazione? Nulla da fare, la Ferrari ha “schienato” un ragazzino di 18 anni col difetto di essere veloce e arrogante, i commissari che impiegano ore a decidere stavolta fanno il record e tolgono il podio a Verstappen che lo avrebbe meritato al di là del duello con Vettel. Adesso ognuno avrà la sua idea, che naturalmente è la migliore e inappellabile. Di certo c’è che con queste regole se uno emerge, trovano il modo di appiattirlo. E così possiamo sorbirci gli insulti ad Alonso, a Massa, ai doppiati, al direttore di corsa e via di questo passo. Da uno che ha vinto 4 mondiali forse ci si potrebbe aspettare di meglio…