Formula 1, GP Messico 2016: come si affronta l’Autodromo Hermanos Rodriguez [Video]

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La pista dedicata ai fratelli Rodriguez è sede del diciannovesimo appuntamento del calendario di F1. In Messico Rosberg potrebbe aggiudicarsi il titolo Mondiale. Andiamo a scoprire i segreti di questo tracciato
28 ottobre 2016

Il Gran Premio del Messico, per anni, è stato un appuntamento importante del mondiale di Formula 1. Il tracciato, dedicato a Pedro e Ricardo Rodriguez – fratelli piloti periti in incidenti stradali a cavallo degli anni ’60 e ’70 – è tra i più veloci in calendario, con un ultimo settore tecnico che per certi versi richiama il Motodrom di Hockenheim. Lungo 4.304 metri, ha esordito nel calendario iridato di F1 nel 1964, per trovare poi una prima sospensione nel 1970. Dal 1986 al ’92 è tornato nuovamente in calendario, per esserne successivamente eliminato una seconda volta al termine della stagione che vide Nigel Mansell Campione del Mondo.

Il Gran Premio del Messico, spesso e volentieri, è stato teatro di avvenimenti passati alla storia della Formula 1. Qui, nel 1964, John Surtees si laureò Campione del Mondo, come Hulme ed Hill rispettivamente nel ’67 e nel ’68. Nella storia recente, Ayrton Senna ebbe uno degli incidenti più spettacolari della propria carriera in corrispondenza della curva sopraelevata, mentre nel 1992 Michael Schumacher ottenne il primo dei suoi 155 podi.

Lo scorso anno, il tracciato è tornato ad ospitare il Gran Premio del Messico, dopo un’assenza che durava proprio dal 1992. A prevalere è stato Nico Rosberg, che ha chiuso al primo posto davanti al compagno di scuderia – e fresco campione del mondo – Lewis Hamilton. Terza la Williams di Valtteri Bottas, con entrambe le Ferrari costrette al ritiro prima della bandiera a scacchi.

Andiamo a vedere da vicino com’è il tracciato che sorge a pochi chilometri da Città del Messico 

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