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Chi sono i promossi e i bocciati del Gran Premio di Las Vegas 2024 di Formula 1? Scopriamolo insieme, sfogliando le pagelle.
Il circo della velocità in una città da circo, e poco male se il circuito sembra disegnato da un bambino sul tappeto di casa con i bastoncini di shangai: il Mondiale di F1 2024, almeno quello che conta per i tifosi, si è deciso in questa cornice scintillante e ad uscirne trionfante è stato ovviamente Verstappen, che non ha mancato il primo match point a disposizione. Gli è bastato un 5° posto: mai a inizio stagione avrebbe pensato di trionfare così, ma è stato comunque un 5° posto di gloria, perché ancora una volta l’olandese ha dimostrato di riuscire a fare una differenza mostruosa su una pista indigesta per la sua Red Bull. E allora voto 10 a prescindere per il fine settimana e per il 4° titolo mondiale, probabilmente il più bello (ma su questo torneremo con il pagellone di fine stagione).
Guai però a dimenticarsi del vero dominatore del fine settimana: voto 10 e lode a George Russell che ha sfruttato alla perfezione una Mercedes improvvisamente rinata grazie alle basse temperature. Aveva un’occasione e l’ha colta guidando perfettamente dalle libere del venerdì fino alla bandiera a scacchi, dando l’idea di essere davvero una spanna sopra a tutti. Semplicemente perfetto.
Discorso più complicato per Hamilton: voto 8 perché ad uno che arriva 2° a suon di sorpassi dopo essere partito 10° non puoi dare un voto basso, però il campionissimo ha pasticciato troppo in qualifica con una macchina da pole position, vanificando ogni possibilità di vittoria. Con la sua esperienza certe occasioni non si dovrebbero sciupare: sprecone.
Voto 8 a Sainz, che perdoniamo per non avere rispettato gli ordini della scuderia che lo ha scaricato a inizio stagione per vendere più magliette: con le Mercedes imprendibili, lo spagnolo si è “accontentato” di arrivare davanti a tutti gli altri, compagno di squadra incluso. Era difficile chiedergli di più. Resta il dubbio di quanti, tra i ferraristi che oggi lo crocefiggono sui social, avrebbe alzato davvero il piede trovandosi al suo posto…
Voto 7 a Leclerc, sotto accusa per un avvio di gara fin troppo aggressivo, ma che ci sentiamo di assolvere: in fondo non è che le gomme di Sainz siano durante molto di più e il risultato non è cambiato. Poteva arrivare 3° se il compagno di squadra non avesse finto di non capire l’inglese, come lascia intendere il monegasco via radio, ma anche in prova gli era finito dietro. Insomma, come ogni tanto gli capita bene ma… però… magari…
Il primo degli sconfitti “veri” a Las Vegas è arrivato 6° e si tratta di Lando Norris, che pure stravince il confronto interno con Piastri, però con una McLaren non così in forma come nelle gare precedenti l’inglese non riesce a fare la differenza, non come Verstappen con la Red Bull almeno. E allora la sua gara, piuttosto anonima, si trasforma nell’ennesimo confronto perso con l’olandese, anche se stavolta a distanza. Voto 6, ma per diventare campione serve ben altro.
Anonimo è stato anche Piastri, che si è fatto notare solo per l’errata posizione sulla griglia di partenza: come abbiamo già detto quest’anno, il talento c’è, per ora manca la continuità. Voto 6 grazie alle attenuanti generiche (le prestazioni della McLaren a Las Vegas), aspettando prove più convincenti.
Voto 8,5 invece a Hulkenberg, ancora una volta bravo a centrare la Q3 e l’arrivo a punti, “primo degli altri”. L’ennesima grande impresa in incognito, ma chi deve sapere sa e non è un caso che il tedesco abbia già un contratto biennale in tasca nonostante l’età.
Voto 8 a Tsunoda, addirittura 7° al sabato e buon 9° la domenica: a Las Vegas ha disputato una delle sue migliori gare dell’anno e se corresse sempre così probabilmente il posto di Perez sarebbe già suo. Non è con i “se” però che si convince uno come Marko…
A proposito del messicano, dopo essere stato eliminato già in Q1 riesce a prendere un punticino, ma quanta fatica! Ok che la Red Bull non era competitiva a Las Vegas, però il messicano fatica davvero troppo. Voto 5, un’altra prestazione che serve solo ad illuminare il talento del compagno di squadra.
Fuori dai punti, voto 8 a Gasly per la qualifica strepitosa: peccato per il motore arrosto ma di questo ovviamente il francese non ha colpe.
Voto 4 invece a Colapinto, che dopo il doppio botto in Brasile doveva solo stare lontano dai muretti: invece ha disintegrato un’altra monoposto in qualifica e ora c’è già chi si interroga se il suo esordio sfolgorante è stata vera gloria. Occhio che certe porte si chiudono più velocemente di una F1… ora gli serve soprattutto ritrovare la concentrazione e la concretezza delle prime gare.
Voto 7,5 a sorpresa invece a Zhou, che ormai alla fine della sua carriera in F1 mette giù un fine settimana davvero concreto, navigando sempre a centro gruppo con una macchina che raramente vede quelle posizioni. Bravo, ma troppo tardi.
E voto 5 a Lawson, che nel giorno di gloria di Tsunoda non riesce a essere all’altezza delle sue prove precedenti, anche se nel duello con Magnussen dimostra di essere uno che non alza il piede facilmente e almeno questo a Marko sarà piaciuto.