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La data in calendario è prevista da tempo, il week end del 22-24 aprile, ma a lasciare col fiato sospeso gli organizzatori del GP di Imola è quel piccolo asterisco a fianco della loro data: quel piccolo segnale indica in attesa di firmare il contratto. Strano ma vero, alla data attuale il contratto fra Liberty Media e gli organizzatori del GP non è stato ancora firmato a circa 3 mesi dalla gara! Cosa sta succedendo di preciso non si sa, di certo la soluzione verrà trovata e secondo i responsabili del circuito la firma dovrebbe arrivare entro i primi di febbraio. A lasciare perplessi sono però alcuni segnali che lasciano presagire che non tutto fili per il verso giusto. Secondo nostre informazioni i due anni di F.1 precedenti, seppure a prezzo scontato, hanno lasciato un buco di bilancio di alcuni milioni (dicono 8, non abbiamo conferme ufficiali) e il Gran Premio previsto per il 2022 dovrebbe essere pagato a prezzo intero. I due milioni del 2020, in piena pandemia, sono stati un bonus che andava preso a occhi chiusi per rientrare nel giro, i 10 dell'anno scorso, a porte chiuse, era un bel rodaggio in vista del contratto triennale che poi è seguito.
Quello che però lascia tutto a mezz'aria è la situazione Covid. Se la gara si disputerà al 100 per 100 di capienza, al 50 o a porte chiuse, al momento non si sa ancora. Un conto è fare una gara con tutti gli spettatori, un altro dover pagare interamente i 20 milioni a Liberty e poi trovarsi con le tribune vuote. Cifra che potrebbe salire a 25 milioni se si dovesse fare la gara sprint, perché Liberty vuole 5 milioni in più per questo evento, ma non tutti gli organizzatori sono disposti a pagare il supplemento viste anche le difficoltà di gestione delle squadre sulla divisione del montepremi. E' su questi dettagli che si sta discutendo e vagliando le varie situazioni.
C'è poi il problema della biglietteria. ACI vorrebbe gestirla in esclusiva e ha proposto agli organizzatori una cifra. Questi replicano che è troppo bassa rispetto alle attese (se dovesse andare tutto liscio), mentre ACI deve pure far fronte ai buchi di bilancio registrati a Monza e di cui Imola non vuole farsene carico. Fatto sta che al momento la prevendita dei biglietti è ferma, chi opera con società e trasporti VIP e ha già una idea dei prezzi, si trova di fronte al dilemma di dove piazzare gli ospiti, visto che manca una serie di terrazze adeguate per ospitare il paddock club: un hotel vicino alla Rivazza è disponibile per ospitare a pranzo gli ospiti, un agriturismo interno al circuito, con posti letto a 350 euro a notte...sta creando pure tribunette personalizzate nella propria area per gli ospiti, solo che la gestione tribune dovrebbe toccare al comune e all'autodromo, quindi un problema in più fra gli altri da dover gestire.
Al proposito abbiamo interpellato Pietro Benvenuti, direttore dell'impianto: "A quel che sappiamo ci sono ancora dei dettagli da mettere a posto nel contratto ed alcune formalità da adempiere, ma spero che nei primi giorni di febbraio tutto si incanali in modo giusto. Per la vendita dei biglietti, purtroppo, fin quando non abbiamo il contratto firmato ed il conseguente mandato da ACI, non possiamo aprire le vendite! Ci auguriamo tutti di essere pronti a breve e magari partire in anticipo sui prossimi anni! Inoltre c’è da gestire anche le eventuali percentuali di aperture per il pubblico che ci auguriamo da qui ad aprile di avere i posti a sedere con capacità al 100%!". Quindi solo questione di tempo per risolvere i nodi dell'organizzazione. Certo che a tre mesi dalla gara non avere ancora definito nulla lascia col fiato sospeso gli appassionati che non vedono l'ora di tornare in massa a Imola.