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Il Gran Premio di Francia 2020 di Formula 1 appare sempre più a rischio. Il presidente francese, Emmanuel Macron, nella giornata di ieri ha annunciato il prolungamento del lockdown fino all'11 maggio, ma anche il divieto allo svolgimento di eventi di massa almeno fino a metà luglio. Macron ha spiegato che al momento ristoranti, bar, hotel, cinema, teatri e musei saranno chiusi, ma che anche festival e manifestazioni con un ampio pubblico non saranno consentiti. Il GP di Francia è in programma il 28 giugno prossimo, e, alla luce delle dichiarazioni di Macron, sembra difficile che possa essere disputato, anche a porte chiuse.
Al momento FIA e F1 sono al lavoro su un calendario che, nelle speranze del responsabile motorsport della categoria, Ross Brawn, dovrebbe constare di 18-19 gare e cominciare nel mese di luglio. La fattibilità di una stagione così condensata dipende dall'andamento della pandemia di Coronavirus nel mondo e dalla conseguente possibilità di mobilitare un gruppo nutrito di addetti ai lavori. Non bisogna dimenticare, infatti, che anche nel caso di un evento svolto a porte chiuse, interverrebbero almeno un migliaio di persone per garantire il regolare svolgimento della corsa.
In ogni caso, Brawn ha indicato ottobre come termine ultimo per poter disputare una stagione valida per il titolo mondiale: servono otto gare, lo ricordiamo, per poter vedere assegnata l'iride. Allo studio c'è anche la possibilità di dare vita ad una superstagione 2020-2021, con alcune corse spalmate tra gennaio e febbraio del prossimo anno. Chase Carey, CEO della F1, aveva indicato come limite minimo 15 gare: non è un caso, visto che sotto questa cifra vengono meno gli accordi stipulati con le televisioni per la trasmissione dei GP. Ne sapremo di più nelle prossime settimane.