Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Il gruppo strategico non decide la strategia
Era prevedibile e Bernie Ecclestone è sempre sarcastico sulle riunioni del gruppo strategico della F1 che anche in Canada si è riunito nel motor home della McLaren con la presenza di Maurizio Arrivabene per la Ferrari, Niki Lauda e Toto Wolff per la Mercedes, Chris Horner per la Red Bull e Eric Boullier e Ron Dennis per la McLaren. Al centro del tavolo Charlie Whiting direttore di gara.
Le decisioni sul futuro della F.1 a partire dal 2017 sono state in pratica ribaltate rispetto a quanto era emerso nei giorni scorsi. Ovvero i team (questi 4 almeno) hanno detto no ai rifornimenti e al rifacimento delle macchine. Proprio come avevamo già scritto in un pezzo qualche tempo fa, sono emersi i contro rispetto ai pro di questa soluzione, con la ridicola analisi che con un serbatoio da 100 kg si sarebbero fatti pit stop a metà gara con 50 kg di benzina, ovvero con soste che non avrebbero superato i 6 secondi contro i 4 necessari per le gomme. In pratica erano più i soldi spesi per rifare le macchine e portare a spasso il meccanismo che il vantaggio in corsa. Dennis ha mostrato le analisi in cui ha fatto vedere che se ci fossero stati i rifornimenti negli ultimi anni non sarebbe cambiato nulla…
Al proposito c’è anche una grana che sta scoppiando in Inghilterra. La Corte Europea dovrebbe pronunciarsi a breve sul ricorso presentato dai piccoli team ad aprile, in cui protestavano contro la posizione dominante dei top team e degli accordi intercorsi.
Bernie Ecclestone reputa inutili gli incontri del gruppo strategico
Bernie Ecclestone che reputa inutili gli incontri del gruppo strategico “le uniche decisioni unanimi riguardano la decisione di riunirsi ancora…” guarda con simpatia all’iniziativa dei piccoli team contro i grandi, perché gli consente di applicare la norma latina del divide et impera anche se sa bene che la Commissione non potrà fare nulla in quanto il mondiale F.1 è una attività privata con accordi fra privati, quindi niente di pubblico che riguardi la concorrenza…
Eppure i piccoli stanno agendo, cercando di ottenere qualcosa (leggi più soldi) anche se a precisa domanda: come mai un team di GP2 spende 3 milioni di euro e fa le stesse gare della F.1 per correre nel mondiale per meno di 50 milioni non combini nulla? Tutti latitano nella risposta e glissano. Per cui al momento c’è poco da fare, si sta discutendo su tutto e su niente e mentre gruppi come Audi aspettano di sapere che direzione prenderà il mondiale, la riunione è stata aggiornata ai prossimi GP…
Il team Haas quasi pronto
In Canada c’era Gunther Steiner responsabile in pista delle operazioni del team Haas che ormai sta definendo le ultime pedine da sistemare. La macchina sta prendendo forma ed entro fine giugno verranno deliberati i particolari che saranno costruiti a partire da settembre. Il motore, cambio e sospensioni posteriori è della Ferrari e pare che lo stesso James Allison stia dando il suo contributo a questo progetto, il resto del telaio è tutto made in USA anche se lo studio lo ha fatto la Dallara a Varano de Melegari.
Per febbraio 2016 cominceranno i primi test in pista e sui piloti riserbo totale, anche se Gutierrez appare in pole per un sedile. Sui rifornimenti Steiner è stato molto pratico: sarebbe un costo in più per un team che debutta nel 2016 e che dopo pochi mesi dovrebbe buttare via tutto…
Paolo Ciccarone