Formula 1. GP Belgio 2024: le pagelle di Spa-Francorchamps

Formula 1. GP Belgio 2024: le pagelle di Spa-Francorchamps
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I promossi e i bocciati di Spa-Francorchampas nelle pagelle del Gran Premio del Belgio 2024 di Formula 1
29 luglio 2024

Chi sono i promossi e i bocciati di Spa-Francorchampas? Scopriamolo sfogliando insieme le pagelle del Gran Premio del Belgio 2024 di Formula 1.

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George Russell: Voto 10 e lode, visionario

Per una volta cominciamo dai fuori classifica, dove svetta il vincitore morale George Russell: la sua pareva una gara in mezzo al gruppo degli inseguitori, senza grandi slanci, finché non si è capito che non avrebbe effettuato il secondo pit stop. L’inglese ha il merito di aver preservato le gomme, ma soprattutto di avere suggerito lui la strategia “vincente”, per non parlare di come nel finale ha resistito ad Hamilton. Voto 10 e lode, visionario.

Lewis Hamilton: voto 10

Previa squalifica del compagno di squadra, vince comunque con merito Hamilton, straordinario già in qualifica quando con pista bagnata si piazza in seconda fila rifilando quasi 4 decimi a Russell. Come sospettavamo, ora che la Mercedes è tornata competitiva, magicamente il campionissimo inglese ha ritrovato la motivazione dei giorni migliori, e con quella anche la sua velocità e grinta (il modo in cui ha regolato Perez dopo il via è indicativo a questo riguardo). Voto 10, Leclerc è già avvisato.

Oscar Piastri: voto 9

Un bel podio anche per Piastri, 5° in qualifica e autore di una gara tutta di rincorsa per superare avversari che ieri erano davvero difficili da superare, perché mai come stavolta a Spa i valori sono stati equilibrati tra i piloti (e soprattutto tra le monoposto) nelle posizioni di testa. L’australiano però ha meritato il podio, per come ha costruito il risultato giro dopo giro, dimostrando di avere compiuto grandi progressi anche sul ritmo di gara. Voto 9, in rampa di lancio.

Charles Leclerc: voto 9

Terzo posto per Leclerc, ma ha ragione il monegasco a vedere il bicchiere mezzo vuoto: sotto la pioggia il sabato aveva costruito un’impresa, cosa non sostenibile però per un’intera gara sull’asciutto. E infatti dopo un po’ ha dovuto scalare posizioni, pur lottando strenuamente. Voto 9 per la determinazione e lo spettacolo di sabato, e anche per la pazienza.

Max Verstappen: voto 9

Non è riuscito ad arrivare al podio Verstappen, a riprova di quando i valori fossero equilibrati nella gara di ieri, ma l’olandese non ha certo colpa, azzoppato dalla sostituzione della power unit. In compenso il sabato sul bagnato ha dato lezioni di guida a tutti. Voto 9, altro pianeta.

Lando Norris: voto 6,5

Ennesimo erroraccio al via per Norris, che va largo in uscita della prima curva (dove hanno rimesso la sabbia) e perde posizioni che poi farà una gran fatica a recuperare. In parte ci riesce, ma i suoi sogni di vittoria finiscono lì. Però a questo punto urge ritrovare un po’ di calma e serenità perché gli errori iniziano a essere davvero troppi. Voto 6,5, ansia da prestazione.

Carlos Sainz: voto 6

Per un momento è sembrato che anche Sainz tentasse il colpaccio, tanto aveva ritardato il primo pit stop, salvo farne un secondo insolitamente presto. E infatti nel dopo gara lo spagnolo giustamente fa notare che la strategia non è stata delle migliori. Certo, l’idea del pit stop unico poteva venire anche a lui… Breve storia di un 6° posto insipido, dopo una qualifica in cui Leclerc gli ha rifilato oltre 7 decimi. Voto 6, non era il suo week end.

Sergio Perez: voto 5

La delusione più grande del gran premio è però Perez: partiva in prima fila e con Verstappen 10° poteva e doveva andare all’attacco, almeno tentare di vincere. Invece già nel primo giro è stato subito ridimensionato da Hamilton e poi non ha mai dato l’impressione di poter recuperare su chi gli era davanti, anzi gradualmente è stato superato da tutti i suoi inseguitori. Certo, la Red Bull non è più quella di una volta, ma nemmeno il messicano va detto. Voto 5, evanescente.

Fernando Alonso: voto 7

A punti Alonso, che coglie il massimo risultato possibile con questa Aston Martin (8° dopo la squalifica di Russell), ma almeno torna a fare la differenza con il compagno di squadra. Voto 7 per la grinta ritrovata, sperando in tempi migliori.

Esteban Ocon: voto 7

Alle sue spalle, Ocon risponde al mancato rinnovo da parte di Renault portando la monoposto francese a punti. Certo, il suo problema non è mai stata la velocità, semmai un caratteraccio che lo porta a discutere un po’ con tutti, avversari e team, però la sua resta una bella prestazione e in Haas hanno fatto bene a ingaggiarlo. Voto 7, veloce e impossibile.

Daniel Ricciardo: voto 6,5

Un punticino alla fine è arrivato anche per Ricciardo, che a Spa disputa sicuramente una gara positiva. Non riusciamo però a non pensare che comunque i tempi migliori siano irrimediabilmente passati e che una convivenza su Verstappen sarebbe il colpo di grazia per una carriera ormai al tramonto. Intanto però voto 6,5 per il 10° posto.

Ingegneri e strateghi: voto 5

Fuori dai punti, voto 5 alle centinaia di ingegneri con computer da centinaia di migliaia di euro che simulano qualsiasi cosa, salvo constatare che poi un “ragazzino” mentre guida a 300 all’ora li batte tutti in astuzia inventandosi una strategia non pianificata. Certo, si dirà, solo chi è in auto “sente” realmente la macchina e le gomme e può farsi un’idea del loro degrado, ma allora loro a che servono? Sì, questa vuole essere una provocazione da non prendere esattamente alla lettera, però il dubbio un po’ affiora, insieme al pensiero che personaggi come Prost, Lauda o Piquet, per restare in un’epoca “a colori”, difficilmente si sarebbero fatti “teleguidare” dai box. Il problema vero però è un altro: non è che i piloti di oggi siano privi di visione di gara o capacità strategica, Russell l’ha dimostrato, è che non hanno la possibilità di mostrare questa abilità al mondo, soffocati dalle troppe simulazioni. Lasciamoli correre, si divertiranno di più e ci divertiranno di più.

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