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Come da tradizione l’inviata Rai Stella Bruno ha fissato un incontro con la sua tatuatrice di fiducia e dopo una seduta, durata 8 ore, si è fatta disegnare all’hennè un ghirigoro fiorito che parte dal collo, scende sul seno sinistro e prosegue verso meandri sognati da frotte di amatori perdendosi attorno all’ombelico (a parte la zona del collo, tutto il resto è frutto di fantasia dovuta a una impepata di cozze arabe…). Stella, grazie di esistere. PRO
Orribili le divise della McLaren. Alla Honda piace il bianco, a Dennis il nero visto che il grigio scuro è considerato troppo chiaro. Fatto sta che il compromesso ottenuto è un pantalone nero con una maglia bianca con righe nere sfumate di grigio. Le righe, grosse, sono discontinue. Probabile che dopo il risultato finale il designer si sia suicidato per la delusione… CONTRO
Non è successo in pista e a meno di sfracelli non succederà più nella sua carriera, ma per passare dall’inglese delle interviste in TV all’italiano, c’erano due possibilità: o la voce femminile di chi aveva fatto l’intervista con domande in italiano, o il doppiatore maschio che ha letto un testo trascritto. Scelta la seconda ipotesi, per il collega della stampa si aprono scenari inediti. Da doppiatore di film. PRO
Vai alla Haas e scopri che mezza squadra parla italiano e l’altra metà lo sta imparando, fra motori Ferrari, catering italiano, gomme Pirelli e tecnici Dallara, sembra la succursale dello zio d’America. In cucina si mangia tricolore, con accento emiliano. Il resto non conta. Buono anche il caffè. A Maranello dopo aver fornito mezza macchina (e oltre) hanno fornito pure il buon gusto. PRO
Hasta luego, hasta la vista, lo spagnolo parlato in Sudamerica si impone anche in F.1 con l’arrivo di due nuove telecroniste della catena TV locale. Una normale, un’altra invece tutta compatta, tosta e con le curve giuste al posto giusto. Che ha subito destato l’attenzione dei colleghi maschi… Si preannuncia una stagione di difficili rimorchi in pista…PRO
Arrivato in tarda mattinata in pista dal Giappone, Vandoorne si è dovuto calare nella veste di pilota di F.1, quindi foto ricordo con la tuta nuova (Sparco ne aveva mandata una apposta di riserva senza sospettarlo…) ingresso in pista dopo aver sistemato il sedile di Alonso, primi giri con i sensori per rilevare i dati e sonno da smaltire. Stoffel pensava di sognare nel suo lettino nipponico. PRO
A vederlo con la maglietta a righe da carcerato, il cappellino in testa la schiena rigida e andatura che pareva quella di un pensionato, Alonso ha seguito ai box il lavoro del suo sostituto come fanno i pensionati davanti ai cantieri stradali. Mani dietro la schiena, ha fatto tristezza vederlo così. CONTRO
Giacca blu, altezza da top model, accento straniero (nel senso che parla italiano ma si sente che non lo è) occhi azzurri e voto 10 dai giurati nel paddock. Peccato fosse accompagnata da qualcuno al quale è meglio non dire di no. Per cui tutti a bocca chiusa, orecchie tappate ma occhi ben aperti ad ammirarne la camminata. PRO
Le nuove tendenze di colore in F.1 vanno dal blu opaco militare della Red Bull al giallo cangiante canarino della Renault. Belli dal vivo, deprimenti in TV. Al contrario del rosso Ferrari che è sempre molto acceso e che in TV risalta benissimo, al pari del grigio metallizzato della Mercedes. Carina l’Hass ma la più elegante resta la Williams. CONTRO