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Lotus ormai chiusa e Bernie paga il conto
Ormai si sa che la Lotus naviga in brutte acque e manca ancora l’annuncio ufficiale di Renault che ha rilevato il team. Ad Abu Dhabi alla vigilia c’è stato il solito problema dell’assegnazione delle aree per i meccanici, al punto che lo stesso Ecclestone si è fatto carico di pagare le quote relative, detraendole dai premi che la squadra dovrebbe incassare il prossimo anno. Dopo aver ospitato a pranzo e cena i meccanici nel paddock club e aver risolto altri problemi della Lotus, con questo ultimo capitolo si chiude una storia cominciata tanti anni fa quando Lotus era davvero un marchio da corsa a tutti gli effetti e non il risultato di una operazione commerciale, vedi i colori nero e oro dei tempi mitici della Jps di Fittipaldi, Senna etc.
Ora si attende che arrivi Renault ma non lo faranno fin tanto che non verrà dichiarato fallimento della società attuale, cosa che indirizzerà i debiti dei fornitori alla società liquidatrice mentre Renault entra nel capitale partendo da zero e senza rischi. Insomma, ci saranno strascichi per qualcuno, ma è la F.1 moderna dove va di moda il cabrio. Inteso come assegno scoperto…ma a far scoppiare il bubbone in pista c’è stata anche la litigata violenta e con voce alta fra Cyril Abitebouille, responsabile Renault, e Bernie Ecclestone. Al centro della discussione ci sono i 100 milioni di euro che Bernie non vuole dare al team Lotus se viene acquistato da Renault in quanto cambiando nome diventa una squadra nuova e poi per i debiti che lo stesso Ecclestone si è fatto carico di pagare. A Renault non va bene e con il presidente Carlos Goshn infuriato il suo uomo esecutivo in pista ha sbottato pubblicamente. A questo punto, visto che settimana prossima ci sarà l’annuncio di cosa farà Renault, per Red Bull sono confermati i motori (leggete in seguito) ma l’operazione Lotus rischia di scoppiare davvero e in malo modo con Ecclestone che si trova in mezzo al guado. Certo che litigare così a voce alta in pubblico non è un bel modo per garantirsi la presenza nel circo iridato a lungo…
I problemi incontrati da Honda in questa stagione sono stati compresi e per la prossima stagione saranno certamente risolti. «Conosco la mentalità giapponese, so come lavorano e quanto impegno ci mettono» ha detto Alonso
Red Bull ancora con Infiniti e Renault ma con altro nome
Sta per definirsi ufficialmente anche la faccenda dei motori Red Bull, infatti saranno ancora Renault ma con un nome diverso. Non sarà infatti Infiniti a ribattezzare il V6 francese anche perché l’ultimo anno di sponsorizzazione verrà onorato dal gruppo, ma non se ne parla di chiamare con altro nome il propulsore. La FIA, infatti, si è opposta visto che la proprietà intellettuale di Renault non può essere appaltata ad altri come Supertech o Mecachrome, i nomi del periodo commerciale dei motori francesi. Si troverà una nuova formula, che esiste già, che verrà però annunciata settimana prossima ufficialmente. Certo per come si sono mossi alla Red Bull, che avevano fatto un vanto della comunicazione, meriterebbero un cartellino rosso per aver toppato clamorosamente tutto. Senza avere motori in casa avevano gettato in mare quello attuale salvo poi rimangiarsi tutto…
Ferrari a luci verdi
Già dal Brasile e anche ad Abu Dhabi la Ferrari ha montato delle luci verdi sotto al fondo piatto della monoposto, in modo da verificare l’altezza da terra, le variazioni di assetto etc con dei sensori. L’effetto luci è molto bello da vedere, sembra infatti una di quelle auto made in USA dei teppisti o degli amanti del tuning, una sorta di Fast and Fourius da corsa. Ai tecnici serve per avere più dati, per gli spettatori in tribuna vedere un po’ di colore che nella notte di Abu Dhabi ha contribuito a rendere più vivace le prove.
McLaren, il problema Honda si risolverà?
Secondo Alonso e Button i problemi incontrati da Honda in questa stagione sono stati compresi e per la prossima stagione saranno certamente risolti. «Conosco la mentalità giapponese, so come lavorano e quanto impegno ci mettono» ha detto Alonso, aggiungendo che è stata una stagione difficile: «Ho vissuto le ultime cinque stagioni in un team fantastico, ora ho affrontato questa nuova sfida». Intanto è la prima volta che dice “fantastico” parlando di Ferrari e spargendo zucchero sui rapporti, nel frattempo si dice contento per la nuova sfida. Fra i problemi del motore Honda, a quanto pare, c’è che i tecnici hanno esagerato nel contenere le dimensioni col risultato che molti particolari erano sottodimensionati e quindi fra surriscaldamento e cedimenti di pezzi fondamentali, il progetto è stato sbagliato completamente. Ora si correrà ai ripari, cercando di recuperare quanto più possibile. Certo son oltre un secondo e mezzo su certe piste, però la consolazione che peggio di così non può più andare. O no?