Formula 1. La FIA interviene sul porpoising: ecco cosa cambierà

Dopo la gara di Baku, e le difficoltà fisiche accusate da diversi piloti, la FIA ha deciso di intervenire sul porpoising in Formula 1 con una direttiva tecnica. "La Federazione - si legge nella nota diffusa alla stampa - ha ritenuto necessario, nell'interesse della sicurezza, intervenire per richiedere ai team di effettuare le necessarie modifiche per eliminare questo fenomeno".

Quali sono, dunque, le misure implementate dalla Federazione? In primo luogo saranno esaminati con maggior dettaglio alcuni componenti - plank e skid - sia in termini di design, che di usura. In secondo luogo, sarà introdotto un limite quantitativo oltre il quale l'oscillazione verticale non sarà più accettata. La definizione della metrica in questione, basata sull'acceleazione verticale, è ancora in fase di elaborazione da parte della FIA, e le scuderie sono state invitate a partecipare a questo processo. Si tratta, in ogni caso, di soluzioni d'emergenza, destinate a essere sostituite da misure che, nel medio termine, ridurranno la suscettibilità delle monoposto al porpoising. 

La FIA ha deciso di intervenire per "la sicurezza dei piloti", dopo aver interpellato i propri consulenti medici. "In uno sport in cui i concorrenti si trovano abitualmente a superare i 300 km/h, si ritene che tutta la concentrazione di un pilota debba essere focalizzata su quel compito, e che eccessiva stanchezza o dolore accusati da un pilota potrebbero avere conseguenze importanti nel caso in cui si traducano in una mancanza di concentrazione", spiegano dalla Federazione, esternando nel contempo preoccupazioni per "l'impatto fisico immediato" del porpoising sui piloti. Resta da scoprire la reazione a questo provvedimento da parte dei team non particolarmente colpiti da questo fenomeno, come la Red Bull.