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Il gesto dell'ombrello
Hockenheim - Capita di doversi arrangiare in alcuni alberghi di infimo livello perché mancano i soldi o sono gli unici disponibili. In Germania coppia di fotografo e giornalista italiano si sono ritrovati dalle parti di Speyer, città della controriforma e con un museo dell'aviazione fra i più belli da visitare. L'albergo è una vecchia stamberga sperduta fra gli alberi e il fiume, una decina di camere e pochi servizi. E' qui che al mattino, nel fare colazione, si è scoperto che alloggiavano tutte le ombrelline, le ragazze che in griglia portano i cartelli con il numero dei piloti. Ringalluzziti da cotanta bellezza e abbondanza, i nostri intrepidi eroi sono partiti alla caccia dell'ombrellina, confidando nella legge matematica delle possibilità.
Più ce ne sono più probabilità ho di rimorchiare. E così, messo da parte il timore atavico di una nottata in bianco, forti dei propri convincimenti, è cominciata l'opera di assalto all'ombrello, con la famosa tattica giapponese del "do cojo cojo". Ebbene, la sgradita sorpresa. Fra le ombrelline c'era pure la manager della All Sport che le segue in giro per il mondo e fedele alle regola rigide di comportamento, i due sono stati respinti con perdite e diffidati dal proseguire l'azione di disturbo, con rischio ritiro pass per i box e licenziamento in tronco, con richiesta danni, da parte della sventurata che avesse accettato le avance. Altri tempi quelli della F.1 dove i piloti uscivano di notte dalle finestre per portare a termine l'assalto alla griglia di partenza, che non era quella attuale...
Tanti auguri Bob!
La F.1 è pericolosa, si diceva, ma anche fare l'addetto stampa o il meccanico ha i suoi rischi. Ne sa qualcosa Roberto Boccafogli, volto noto della Rai che ora lavora per Pirelli F.1. A Milano ha avuto un incidente in moto, è stato centrato da un automobilista distratto, e ha saltato la gara tedesca. Un meccanico Williams, invece, è caduto durante le operazioni di messa a punto delle vetture ed è stato portato via in ambulanza ma nel pomeriggio di venerdì era di nuovo al lavoro, con le stampelle. Sia Boccafogli sia il meccanico si chiamano Roberto, o Robert. Quindi un augurio ai Bob di pronta guarigione.
A Budapest ospiti da Rocco Siffredi
Sempre appassionato di F.1, amico di piloti e con due figli kartisti, Rocco Siffredi aspetta con ansia l'arrivo del circus a Budapest. Quest'anno, poi, c'è una novità. Invece che organizzare la solita cena al ristorante Terzo Cerchio, Rocco ha aperto un proprio locale, Rocco World Cafè, in Alkotmany Utca 16, dietro al parlamento di Budapest. Cucina abruzzese, vini di Jarno Trulli, servizio di prim'ordine. E niente ragazze come potrebbe far pensare la professione di Siffredi. Insomma ci si andrà solo per mangiare. Certo è che con le conoscenze che ha in loco, magari qualche bella presenza a cena ci sarà di sicuro...