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Davanti al pubblico di casa la Mercedes non ha fallito l'occasione di dimostrare la propria supremazia, per di più con un pilota tedesco, complice il botto di Hamilton in qualifica che ha di fatto reso una formalità la gara di Rosberg. Tutto come da programma, quindi, ma guai a parlare di Formula Noia perché il GP di Germania è stato uno dei più animati della stagione.
Rosberg: il pilota fortunato (e di talento)
Forse se ne è accorto anche Rosberg, perché tempo per guardare i maxischermi lungo la pista ne aveva: per lui una pole e vittoria insolitamente facili, infatti, dal momento che l'unico che poteva sfidarlo ha disputato una corsa ad handicap. Rosberg si conferma quindi come il più fortunato della coppia Mercedes, nonostante il ritiro di Silverstone, ma in fondo se anche Enzo Ferrari non si faceva problemi ad ammettere che "Fra un pilota bravo e uno fortunato, preferisco quest'ultimo", chi siamo noi per fargliene una colpa? Per Rosberg quindi voto 8: concreto.
Stesso voto, con motivazioni quasi opposte, per Hamilton, che vede la sua gara rovinata in modo del tutto incolpevole già il sabato, a causa di un problema ai freni che lo spedisce contro le barriere. Parte 20°, complice la sostituzione del cambio: chi si aspettava una rimonta furiosa e spettacolare non rimane deluso, ma almeno in un paio di occasioni si prende dei rischi forse eccessivi considerando la superiorità del mezzo a disposizione, che infatti non arriva al traguardo con tutti i pezzi. Il podio è un giusto premio per la sua grinta, ma per il titolo a volte occorre saper aspettare il momento giusto prima di un attacco. Feroce.
Bottas: il massimo possibile
Chi non ha proprio niente da rimproverarsi invece è Bottas, che ottiene semplicemente il massimo risultato possibile, confermandosi come il primo di tutti i non-piloti Mercedes, al sabato come alla domenica. Bravissimo nel finale a gestire le gomme così da salvaguardare un insperato 2° posto: per lui voto 10, conferma!
“Voto 9 ad Alonso, che con una Ferrari che per stessa ammissione del direttore tecnico Allison fa acqua da tutte le parti non regala un centimetro di pista a nessuno e corre a ritmi elevatissimi dal primo all'ultimo giro. Indomabile”
Tutt'altra storia per il compagno di squadra Massa: puntava legittimamente al podio, invece non ha superato la prima curva, complice un incidente in cui giustamente i commissari non hanno ravvisato vere colpe da parte di nessuno, solo uno sfortunato incrocio di traiettorie. Certo però che Massa di fortuna ne ha davvero poca, e vale anche per lui, al contrario, il detto ricordato poco fa di Enzo Ferrari. Voto 8 di incoraggiamento, quindi, per l'ennesima gara che poteva essere e non è stata.
Red Bull: Vettel ritrovato e Ricciardo ladro di riflettori
E voto 8 anche a Vettel: tenace e finalmente a suo agio con l'auto, anche se ha mancato il podio, stavolta ha convinto, il sabato e la domenica. Battagliando e superando ancora una volta Alonso, ha concretizzato il massimo del potenziale della Red Bull di quest'anno, che è tutt'altra cosa rispetto al 2013: ritrovato.
L'unico fastidio, per il tedesco, è quello di sempre quest'anno: Ricciardo, che anche quando gli finisce alle spalle gli ruba la scena con un duello spettacolare e correttissimo con Alonso. L'australiano, la cui gara - va sottolineato - viene rovinata dalla carambola al via che lo costringe sulla via di fuga, compie una bella rimonta e anche se alla fine deve piegarsi, esce comunque a testa alta dal duello con Alonso, anche perché a differenza di quanto fatto da Vettel a Silverstone non si sogna nemmeno di lamentarsi via radio perchè lo spagnolo non mette la freccia per farsi superare... Insomma, tutt'altro stile, e a noi è piaciuto, tanto: per lui voto 9.
Ferrari: tra tori indomabili e finlandesi dispersi in mare
Voto 9 però anche ad Alonso, che con una Ferrari che per stessa ammissione del direttore tecnico Allison fa acqua da tutte le parti non regala un centimetro di pista a nessuno e corre a ritmi elevatissimi (per il potenziale dell'auto) dal primo all'ultimo giro. Indomabile.
“Voto 8 a Hulkenberg, ancora una volta primo tra i piloti dei team di seconda fascia, nonostante ad un certo punto della gara il suo cruscotto assomigliasse ad un albero di Natale, tante erano le spie accese”
Chi invece annaspa nel mare di problemi tecnici della Rossa è Raikkonen, fuori dalla Q3 e semplicemente inguardabile in gara. Va bene che l'alettone danneggiato gli rovina il bilanciamento dell'auto, ma se andasse un po' meno piano non si troverebbe sempre a sandwich tra due avversari che cercano di passarlo da tutte le parti! A fine gara l'ufficio stampa della Ferrari gli fa dire che è comunque contento del feeling con l'auto: andiamo bene... Voto zero, sperando che sia stato solo un brutto sogno.
Tanti players
Voto 8 a Hulkenberg, ancora una volta primo tra i piloti dei team di seconda fascia, nonostante ad un certo punto della gara il suo cruscotto assomigliasse ad un albero di Natale, tante erano le spie accese, e voto 7 a Button, che si qualifica maluccio ma in gara risale con il solito mestiere.
Bravissimo ma sfortunato Magnussen: strepitoso in qualifica, rovina la sua gara toccando Massa al via ma poi trova la forza per risalire fino a un 9° posto dopo essere precipitato nelle retrovie. Considerando che non guidava una Mercedes, è un risultato notevole: per lui voto 8, ma la prossima volta faccia attenzione quando è nei paraggi di Massa perchè ormai si sa, il brasiliano attira in modo irresistibile il carbonio altrui....
Voto 6,5 invece a Perez, che chiude in zona punti e si fa vedere in alcuni bei duelli, ma viene sovrastato in gara da Hulkenberg, come troppo spesso gli è accaduto quest'anno: discontinuo.
E voto 6,5 anche a Kvyat, velocissimo in qualifica (ancora in Q3 con la Toro Rosso!) e bello tonico nelle prime fasi di gara, finché non si prende qualche libertà di troppo con Perez, non esattamente famoso per lasciare sempre e comunque spazio agli avversari. Il barbecue con cui termina la sua gara non cancella una bella prestazione, e con il tempo il giovane russo imparerà anche che ci sono manovre che con certi piloti si possono fare e che con altri è meglio evitare. Impaziente.
Voto 5, comunque, a questa F1, che ha saputo divertire davvero tanto in pista, peccato che a guardare lo spettacolo in tribuna non ci fosse il solito pubblico da tutto esaurito, con ampi spazi vuoti anche la domenica, nonostante una scuderia e un pilota tedeschi in testa al mondiale. Così, nel caso qualcuno ancora avesse dei dubbi sul tasso di gradimento dell'attuale sistema-F1 presso gli appassionati... Urgono rimedi, che non possono certo essere le scintille "finte" dal sottoscocca. Comunque, non aver sanzionato nessuno dopo il contatto al via, anzi il non aver sanzionato nessuno in tutti i micro-contatti che ci sono stati, è già un bel passo avanti... (voto 10 ai commissari).
Le pagelle del GP di Germania:
Bottas: voto 10
Commissari: voto 10
Ricciardo: voto 9
Alonso: voto 9
Rosberg: voto 8
Massa: voto 8
Vettel: voto 8
Magnussen: voto 8
Button: voto 7
Perez: voto 6,5
Kvyat: voto 6,5
Formula 1: voto 5
Raikkonen: voto 0