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La struttura della Ferrari in Formula 1 si evolve. Ferma restando la carica di Mattia Binotto, team principal e managing director della scuderia di Maranello, l'organigramma si modifica perché, spiegano dalla Rossa, le sfide della stagione 2021 e delle successive «richiedono sempre più un’assoluta focalizzazione di tutte le energie sulle priorità tecniche e sportive, con la definizione di ruoli e responsabilità chiare». A Binotto riporteranno direttamente i responsabili delle quattro macro aree di attività dell'area tecnica, Enrico Cardile (Chassis), Enrico Gualtieri (Power Unit), Laurent Mekies (Racing) e Gianmaria Fulgenzi (Supply Chain).
I cambiamenti riguardano l'area Chassis, che, «con l'obiettivo di essere più efficaci ed efficienti nella ricerca della prestazione», sarà organizzata in quattro aree: Vehicle Concept, affidata a David Sanchez; Chassis Performance Engineering, con Enrico Cardile; Chassis Project Engineering, supervisionata da Fabio Montecchi; e Vehicle Operations, presieduta da Diego Ioverno. Nell'area di cui è responsabile Cardile rientra l'attività di ingegneria in pista. Inoltre, per «massimizzare le opportunità di business», Scuderia Ferrari Commercial, Marketing and Events passa all’interno del Department Brand Diversification, diretto da Nicola Boari.
Cambiamenti, questi, che arrivano alla vigilia di una stagione in cui la Ferrari cercherà di risollevarsi dopo il sesto posto nel mondiale costruttori ottenuto in un travagliatissimo 2020. Per farlo, si spera nel nuovo motore, che dovrebbe almeno mitigare il deficit prestazionale, e nel lavoro svolto dai tecnici per stabilizzare il retrotreno e ridurre la resistenza all'avanzamento che strozzavano sul nascere i sogni di gloria della Rossa. Domani si comincerà a fare sul serio, con la parte della presentazione per la stagione 2021 dedicata al team. Per la nuova monoposto, la SF21, bisognerà invece aspettare il 10 marzo.