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Meglio la Q3 oggi o la gialla domani? È questo il dubbio che attanaglia i tifosi della Ferrari dopo le qualifiche del Gran Premio d’Austria 2021 di Formula 1. Entrambi i piloti della Rossa, alle prese con la media nella Q2, hanno mancato il passaggio alla Q3: Carlos Sainz ha colto l’undicesimo tempo, Charles Leclerc il dodicesimo. A parità di mescola, George Russell, sulla modesta Williams, si è tenuto dietro entrambi i giovani del Cavallino rampante, conquistando un approdo nella top ten dal sapore quasi miracoloso. Russell è un talento cristallino, ma il fatto che la Rossa si sia ritrovata alle spalle di una Williams non è confortante.
Il motivo per cui la Ferrari ha vissuto una qualifica complessa è molto semplice. Nella Q2 la Rossa ha puntato con tutte le sue forze sulla gialla, la mescola intermedia della gamma portata da Pirelli per la seconda gara al Red Bull Ring. Quella che la scorsa settimana era la soft era l’unica opzione percorribile secondo la Ferrari per passare il taglio. L’attuale soft, la C5, non è stata nemmeno contemplata. Che la Ferrari avrebbe faticato ad approdare alla Q3 con le gialle si era già intuito dal primo tentativo nella Q2, visto che Sainz e Leclerc si sono ritrovati in zona eliminazione.
La Ferrari, nonostante queste difficoltà, non ha cambiato idea. Il motivo di questa scelta è riconducibile al long run effettuato ieri con le soft da Carlos Sainz. Dopo qualche giro, il ritmo si è fatto disastroso, a causa del graining sulle gomme anteriori accusato dallo spagnolo. Non ha aiutato, in questo senso, l’assetto più scarico per cui ha optato la Rossa, con un’ala posteriore a cucchiaio, che ha reso la Ferrari più vulnerabile al degrado delle gomme.
Visti i dati raccolti ieri, in Ferrari hanno ritenuto opportuno evitare l’impiego delle rosse in gara, anche a costo di restare esclusi dalla Q3. Charles Leclerc, ai microfoni di Sky, ha rivelato che l'eliminazione non rappresentava un'eventualità inattesa, anche se non si aspettava di ritrovarsi alle spalle di Russell. La Rossa opterà così per una strategia a una sosta, passando dalle medie alle hard, ma dovrà riguadagnare terreno in pista, a suon di sorpassi. La Pirelli aveva detto di aver pensato alla C5 per sparigliare le carte in tavola. Missione compiuta, diremmo.