Formula 1. Ferrari, Lewis Hamilton e l’italiano: “Ho sempre voluto impararlo. E mi esercito ogni giorno in fabbrica"

Formula 1. Ferrari, Lewis Hamilton e l’italiano: “Ho sempre voluto impararlo. E mi esercito ogni giorno in fabbrica"
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I fan della Ferrari sono rimasti impressionati dal fatto che Lewis Hamilton sia studiando l'italiano, e stia già cercando di parlarlo il più possibile. Ma per il sette volte campione del mondo di Formula 1 apprendere la nostra lingua è stata una scelta naturale
20 febbraio 2025

“Buonasera”: Lewis Hamilton ha cominciato il primo incontro con i media internazionali in italiano, come se volesse ribadire il suo genuino entusiasmo nell’approcciarsi alla nostra lingua, e anche alla nostra cultura. Nel giorno in cui è sceso in pista per la prima volta con la Ferrari SF-25 a Fiorano, non abbiamo potuto fare a meno di chiedere al sette volte campione del mondo di Formula 1 se apprendere l’italiano fosse un modo per creare un rapporto più profondo sia con le donne e gli uomini di Maranello che con i suoi nuovi fan. “Sicuramente”, ha risposto senza alcuna esitazione, con gli occhi che brillavano di un’euforia da ragazzino, nonostante le sole due ore di sonno dovute al viaggio da Londra a Fiorano.

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“Cominciai a correre in Italia nel 1997 – ha ricordato Lewis - con un team di kart locale. Mi ricordo che lavorando con i meccanici volevo imparare la lingua, il loro gergo. Il mio sogno è sempre stato apprendere un’altra lingua, ma quando si vive in paesi in cui si parla l’inglese e non si è costretti a farlo, diventa più difficile. E poi desidero capire meglio la vostra cultura. Voglio che tutti sappiano che sono disposto a fare di tutto per integrarmi e contribuire alla causa della Ferrari con il mio pieno potenziale. Mi diverto, anche se è difficile praticare l’italiano, ricordarmi le parole. Non è semplice imparare un’altra lingua, ma piano piano lo sto facendo. Penso che il segreto sia essere costanti. Per questo mi piace venire in fabbrica, perché posso esercitarmi giorno dopo giorno”.

L’interesse per la nostra cultura passa anche dal cibo, come è inevitabile che sia in un ambiente in cui la convivialità a tavola la fa da padrona. “Se devo essere onesto – ha confessato Hamilton - ne ho mangiata di pizza: la scorsa settimana ne ho divorate tre. Ma incredibilmente ho perso peso”. Quello per la cucina del nostro paese è un amore che arriva da lontano. “Adoro il cibo italiano, da sempre. Quando correvo con Nico (Rosberg, eterno amico-nemico, ndr) in Italia, uscivamo a prenderci un gelato tutte le sere. E mangiavamo un sacco di pizza. C’è lei al primo posto. Poi le penne all’arrabbiata, e, quando potevo ancora mangiarle, le lasagne. La suocera del mio meccanico dei tempi dei kart mi preparò una lasagna incredibile quando avevo 13 anni, e me la ricordo ancora adesso”. “Devo darmi una controllata con la dieta, però. Non posso mangiare pizza per tutto l’anno, altrimenti non entrerei più in macchina”, ha chiosato con fare divertito.

Ma quale è stato il suo approccio alla nuova avventura in Ferrari? “Non mi sono fatto alcuna aspettativa, sono arrivato con la mente aperta. Ovviamente da fuori negli anni avevo notato come i piloti fossero accolti dai fan della Ferrari, e mi era stata raccontata la passione che permea il team. Ma quando vivi tutto questo in prima persona, è ancora più speciale di come te lo immagini. È fantastico. Mi sento a casa, e so di trovarmi esattamente dove devo essere. È naturale. Penso di dover semplicemente fare un passo alla volta. Le cose non devono necessariamente succedere nell’arco di un giorno. Ma abbiamo un obiettivo comune da raggiungere”.

La stagione 2025, al via il prossimo 16 marzo a Melbourne, sarà la diciannovesima di fila per Hamilton. Quanto diventa difficile con il passare degli anni affrontare un impegno così complesso? “È sicuramente sfidante. Se fosse semplice, nessuno deciderebbe mai di smettere. Non avrei mai pensato di continuare così a lungo. Quando ero più giovane, non mi sarei mai immaginato di avere ancora questo entusiasmo dopo 18 anni. Voglio arrivare presto al mattino, lavorare ancora di più per coronare il mio sogno. È come se avessi iniziato una nuova vita, sento una ventata di vitalità ed energia. L’ho ricevuta da tutte le persone qui in fabbrica, dai fan, dalla reazione delle persone al mio arrivo in Ferrari. Ci sarà sempre qualcuno che critica, ma questo non cambia i nostri obiettivi”. E quello di Hamilton è chiaro: vincere un ottavo titolo che, in fondo, sarebbe il primo di una nuova era.

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