Formula 1. Ferrari, ecco come Charles Leclerc ha costruito la pole a Monaco

Formula 1. Ferrari, ecco come Charles Leclerc ha costruito la pole a Monaco
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Ecco come Charles Leclerc ha colto la pole position nelle qualifiche del Gran Premio di Montecarlo 2024 di Formula 1, nonostante la sessione non sia andata liscia per lui
25 maggio 2024

Charles Leclerc non ci ha messo molto a capire che avrebbe potuto cogliere la pole position nel Gran Premio di Monaco 2024 di Formula 1. “Nelle FP1 ho subito sentito che avrei potuto lottare per la pole, ma preferisco avere delle FP2 e FP3 positive come è successo qui. Con delle libere così, affronti le qualifiche sapendo che hai tutto da perdere. E se non cogli la pole ti senti stupido. C’era molta pressione, ma siamo riusciti a ottenerla, un risultato non scontato dopo il cambio motore all’ultimo minuto”, ha raccontato dopo le qualifiche, rispondendo a una domanda di Automoto.it.

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Il fatto che Charles avesse il sentore di potercela fare non implica che sia andato tutto liscio. “È stato un po’ come stare sulle montagne russe. Il weekend è stato incredibile fino alle FP3, quando ho dovuto sostituire il motore all’ultimo minuto per un problema, una situazione non semplice da affrontare”. Anche l’abbrivio delle qualifiche nascondeva delle insidie: “Ho preso lo sticker pubblicitario nel corso di un giro importante per l’economia delle qualifiche, e questo problema mi ha rallentato molto. Siamo rientrati ai box per togliere il banner dall’ala anteriore, quando a Monaco è opportuno continuare a restare in pista per migliorare i tempi. A quel punto ho pregato che non ci fossero bandiere gialle o rosse”.

Non era finita lì. “In Q2 abbiamo faticato un po’ con il bilanciamento della macchina, non mi sentivo a mio agio. Ma in Q3 siamo intervenuti sulla regolazione dell’ala anteriore, e ho ritrovato il giusto ritmo”. “Una cosa che non si può prevedere a Monaco è l’effetto del passaggio sui cordoli quando si è veloci, il tempo che si passa per aria, senza che le ruote tocchino terra. L’aumento della velocità dalle FP3 in qualifica ha reso più difficile portarsi al limite con costanza. Con una regolazione più aggressiva dell’ala anteriore, la situazione è migliorata”.

Per Leclerc la miglior Ferrari delle sue tre pole position colte a Monaco – nel 2021, nel 2022 e oggi – non è la SF-24. “Se non ci fosse stata la bandiera rossa causata da Checo nel 2022, credo che quel giro sarebbe stato migliore di questo, la macchina era più competitiva”. Questo non vuol dire, naturalmente, che Charles non sia soddisfatto. “Anche se queste qualifiche sono state più complesse, sono comunque molto contento del mio giro e della monoposto”. Una vettura, la SF-24, che ha mostrato un punto di forza molto importante. “Quest’anno – ha osservato Leclerc - siamo riusciti a sfruttare bene i cordoli fin dal primo momento, anche in condizioni di grip ridotto come le libere”.

A Montecarlo cogliere la pole position è già una mezza vittoria, ma Charles sa benissimo che il sogno si può spezzare più facilmente di quanto sembri. E allora come vivrà questa notte di speranze? “Cerco di approcciarmi a ogni gara nello stesso modo, e voglio fare lo stesso anche qui. Ma tengo presente che a Monaco la posizione in pista è fondamentale. Cercheremo di massimizzare la nostra gara, prendendoci la vittoria”. Con la consapevolezza che la Ferrari di oggi non è quella di ieri. “Credo che il team sia diventato molto più forte rispetto a quando furono commessi errori qui”, ha osservato.

Un’eventuale vittoria da parte di Leclerc domani potrebbe spostare parecchio in termini di classifica del mondiale. Ma Leclerc ha abbozzato: “Non ci ho pensato più di tanto, ho altre cose di cui occuparmi. La mia priorità era assicurarmi la giusta posizione in qualifica, cosa che ho fatto. Ora è tempo di pensare alla gara, e non a quello che succederebbe se vincessi. Ho molto di più da guadagnare se mi concentro su quello che devo fare per ottenere questo risultato”. Così come sapeva di poter cogliere la pole, Charles è consapevole di poter vincere. Ma rimane con i piedi per terra, cercando di costruire un successo importantissimo per lui passo per passo.

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