Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
In un fine settimana dove a tenere banco maggiormente è stato il duello – in pista e verbale - tra Max Verstappen ed i piloti Ferrari, è passata sottotraccia una notizia che potrebbe scuotere dalle fondamenta il mondo della Formula 1: Fernando Alonso ha deciso di ritirarsi.
Il due volte iridato di Oviedo, a quanto si legge da un’intervista su Repubblica, vuole lasciare la F1 al termine del 2017, quando scadrà il suo contratto con la McLaren. E le motivazioni sono tutt’altro che insensate. «A Woking sanno come la penso, e credo siano molto dispiaciuti. Il problema sono io e questa Formula 1 che non mi diverte più. Le macchine sono troppo pesanti e troppo lente, tutto è affidato alla tecnologia.»
Sono stato fortunato nel poter fare il pilota, ma non ho avuto altrettanta fortuna nelle scelte. Spesso mi sono trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, avessi avuto la sfera di cristallo, avrei preso altre decisioni.
«Ho nostalgia di quando ho cominciato» continua Alonso. «15 anni fa il talento del pilota contava molto di più, le vetture che avevamo in mano erano il massimo della velocità. Ora invece la GP2, la serie B, è solo 3 secondi più lenta di noi: che tristezza! La McLaren, la squadra con cui finirò la carriera, non c’entra nulla. Nel 2017 non sarò io negoziazione con loro, ma con me stesso. La felicità è una cosa diversa dagli stimoli. Fossi in testa al Mondiale, sarei più contento, ma anche osservare i miglioramenti della mia macchina – che era in fondo alla griglia e ora più finire tra le prime otto – mi soddisfa. Ma non mi motiva. Una battaglia è sempre una battaglia, sia che si tratti di primo o decimo posto. Ora andiamo troppo piano, dobbiamo pensare a tutto meno che ai sorpassi, dobbiamo risparmiare le gomme e non consumare benzina…»
Arrivato a 35 anni da poco compiuti, lo spagnolo può tracciare un bilancio della propria carriera in F1. «Sono stato fortunato nel poter fare il pilota, ma non ho avuto altrettanta fortuna nelle scelte. Spesso mi sono trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, avessi avuto la sfera di cristallo, avrei preso altre decisioni. Avere rimpianti non è giusto, ogni volta che cambiavo ero cosciente di ciò che facevo. Piangersi addosso non serve: ho vinto due titoli e ho conquistato 97 podi.»
Un pensiero, doveroso, ai due Mondiali persi con Ferrari all’ultima gara. «C’è ancora l’amaro in bocca per la gara di Abu Dhabi del 2010 e per la sfiga del 2012. Due titoli in più avrebbero reso straordinaria la mia carriera.»
Quello che è certo è che, salvo ripensamenti che gli amanti della Formula 1 si augurano, con Fernando Alonso se ne va l’ultimo polita capace di battere Michael Schumacher vestito di Rosso.