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L'inverno è una stagione strana per la Formula 1: insopportabilmente lunga per i tifosi eppure sempre troppo breve per le squadre, che arrivano in Australia immancabilmente con il fiatone e il rammarico di non avere modificato un pezzo o testato la venticinquesima versione diversa del deviatore di flusso anteriore sinistro....
E poi tutti, progettisti, piloti e tifosi, a chiedersi come andrà davvero questo benedetto primo gran premio dell'anno e la stagione tutta, perché puoi simulare fino alla nausea il comportamento della tua auto, ma non quello che faranno gli avversarsi.
E meno male verrebbe da dire. Gustiamoci l'attesa dunque, in queste poche ore che mancano all'accensione dei motori a Melbourne, cercando di riassumere quanto visto durante l'inverno.
Mercedes: sono i favoriti
In Mercedes sono partiti per la prima trasferta dell'anno con i favori del pronostico e con un grosso carico di quadrifogli, ferri di cavallo e ogni altro portafortuna disponibile, perché con tutti a ripetere ossessivamente che sono loro i grandi favoriti e che gli altri lotteranno solo per il terzo posto il rischio di sfidare la sorte c'è davvero. Del resto, a meno che non ci si metta di mezzo la sfortuna in Mercedes possono davvero dormire sonni (quasi) tranquilli: nei test invernali hanno fatto di tutto per nascondersi, ma quando è scappato il "tempone" hanno seminato il panico nella corsia dei box, e stavolta anche l'affidabilità sembra a prova di bomba. Voto 10 alla Mercedes quindi, ma anche a Lewis Hamilton, che si presenta con il titolo di campione del mondo in carica che gli dà ulteriore fiducia, ammesso che l'inglese abbia mai avuto problemi di autostima... Chi invece a parole si professa più forte dell'anno scorso e pronto a dare battaglia è Rosberg, ma contro uno così - inteso come il compagno di squadra e di condominio Hamilton - il tedesco sa benissimo che la sfida è tostissima, e sa anche che l'ha già persa una volta. Per lui quindi voto 8, alla ricerca della consacrazione.
Red Bull: un'incognita
Voto 8 anche alla Red Bull, più sulla fiducia per la verità, perché dai test si è capito poco del reale potenziale della vettura: certo rispetto allo scorso inverno è andata molto meglio, ma con Newey a mezzo servizio e un motore Renault che sembra avere recuperato meno del Ferrari il 2015 potrebbe essere l'anno più difficile nella storia del team. Ricciardo in compenso è ormai una certezza, come una certezza è il suo ruolo di caposquadra: per lui quindi voto 9, mentre Kvyat dopo un anno di esperienza è chiamato a un salto di qualità importante, soprattutto in termini di consistenza in gara (voto 7,5).
Williams: le aspettative sono alte
In Williams invece hanno ripreso a sorridere dal gran premio d'Australia dello scorso anno e da allora non hanno più smesso: la nuova monoposto appare un'intelligente evoluzione di quella precedente e tempi alla mano può ambire al podio in ogni gran premio. Da verificare solo la capacità di sviluppo nel proseguo della stagione, ma le aspettative (giustificate) sono alte: voto 9 quindi, con Bottas che ormai ha ben poco da dimostrare (voto 8,5) e Massa che ha passato l'inverno a parlare un po' troppo della Ferrari per essere uno che è felicissimo di non correrci più. Voto 7 per il piede, quindi, ma 5 per lo stile.
Ferrari: peggio del 2014, impossibile
A proposito di Ferrari, a Maranello hanno cambiato un po' tutto, si spera anche le prestazioni dell'auto. Ma in fondo fare peggio dello scorso anno è di fatto impossibile e già questo autorizza un moderato ottimismo tra i tifosi: voto 8 quindi, per quanto mostrato in pista e anche nella nuova gestione. A proposito di novità, Vettel sembra già essere di casa e ha ritrovato il sorriso, ora si spera che ritrovi anche il tocco magico (voto 8, perché comunque uno che ha vinto 4 mondiali di fila non può disimparare a guidare di punto in bianco) mentre Raikkonen inizia quella che potrebbe essere la sua ultima stagione con un compagno che è una delle poche persone con cui intrattiene delle conversazioni e un avantreno che, stando alle dichiarazioni ufficiali, è più congeniale al suo stile di guida: voto 7,5, con la speranza di rivederlo sugli standard di pilotaggio delle sue stagioni migliori.
McLaren: disastro annunciato?
Paradossalmente, in McLaren possono essere ottimisti per il motivo opposto rispetto alla Ferrari: per quanto mostrato durante i test, almeno la prima metà di stagione appare un disastro annunciato, quindi anche dei piazzamenti a punti sarebbero già un successo. Voto 10 comunque per il coraggio di puntare su un progetto così estremo, ma un vero giudizio si potrà dare forse solo in estate. Voto 0, in compenso, per la gestione del "caso Alonso", perché l'assenza di informazioni ufficiali e le tante versioni contraddittorie fornite a distanza di poche ore non hanno fatto bene a nessuno: né alla squadra, né allo spagnolo, né alla F1 in generale. A proposito di Fernando: le cause del suo incidente sono ancora tutte da chiarire, almeno per il grande pubblico, mentre la portata della sua sfida è chiarissima. Un podio sarebbe già un successo, lo spagnolo lo sa, ma basteranno le basse aspettative iniziali per tenere a freno il suo caratterino? Nel dubbio voto 5 per una stagione che si preannuncia difficile e che è cominciata nel peggiore dei modi. Voto 7 invece da Button, che a questo campionato nemmeno doveva partecipare e che dal confronto con Alonso ha tutto da guadagnare: attenzione all'inglese, sulla carta è la seconda guida, ma non parte affatto battuto in partenza.
Lotus: problemi finanziari
In Lotus, dopo un anno orribile, iniziano con i soliti problemi finanziari ma anche con la certezza di un motore che va fortissimo e non si rompe: in squadra sono fiduciosi, consapevoli che con il Mercedes basta ricordarsi di montare le gomme sull'auto prima della partenza per ambire a un piazzamento in zona punti. Voto 10 quindi rispetto al 2014, 7,5 se pensiamo realisticanente a come potrà posizionarsi il team rispetto alla concorrenza. A fare la differenza, nella lotta di metà classifica, saranno anche i piloti: Grosjean (voto 7,5) ormai dovrebbe essere maturato senza per questo avere perso in velocità, Maldonado... beh di sicuro ci farà divertire, ma attenzione a non sottovalutarlo perché l'ultima volta che è stato in giornata di grazia ha vinto una gara tenendosi dietro Alonso. Certo, è successo nel 2012.... quindi limitiamoci a un 6,5, in attesa di conferme.
Force India: buoni piloti
Problemi finanziari, ma motore Mercedes anche per la Force India (voto 7), che però ci ha abituato a delle stagioni comunque positive, all'insegna della concretezza. Una bella mano, in questo, dovrebbe arrivare dai piloti: Hulkenberg (7,5) è veloce è sbaglia pochissimo, anche se quest'anno dovrà dimostrare di essersi messo alle spalle il calo di rendimento di alcune gare del 2014 (forse dovuto all'ennesima delusione di mercato) e di non farsi distrarre dal programma parallelo nel WEC con la Porsche (correrà a Spa e Le Mans). Un impegno d'altri tempi che gli fa onore, ma che ha pochi precedenti nell'automobilismo degli ultimi anni. Perez (voto 7,5) è ormai un pilota maturo e rimane velocissimo, anche se è consapevole di avere ormai sprecato la possibilità di diventare un top driver.
Toro Rosso: entrambi i piloti al debutto
Proprio i piloti sono invece la grande incertezza in casa Toro Rosso, che come da propria mission porterà al debutto due debuttanti: di uno, Verstappen, si è parlato anche troppo, dell'altro, Sainz, forse troppo poco. Il primo è un talento naturale: esordirà a 17 anni eppure in inverno ha mostrato velocità e professionalità sorprendenti, ma affrontare le situazioni di gara è tutta un'altra cosa. Sainz, da parte sua, arriva in F1 con un curriculum pesante, oltre che con un cognome importante, eppure qualche battuta a vuoto nel suo percorso fa pensare che abbia molto da lavorare. Così, a Faenza si trovano a gestire un dualismo che ricorda per certi versi quello di casa Mercedes: da una parte il talento puro, il predestinato, dall'altra il pilota veloce ma anche un po' secchione, che è arrivato al vertice impegnandosi il doppio del compagno-rivale, compensando con la determinazione e il lavoro duro una dote naturale leggermente inferiore. In ogni caso una bella sfida, per la squadra e per i piloti: voto 9 per tutti, per il coraggio e come buon auspicio.
Sauber: va forte scarica e con gomme morbide
E poi c'è la Sauber, ex solido team reduce da una stagione disastrosa e sempre più allo sbando, stando almeno al pasticcio contrattuale con i piloti che è finito in tribunale: non esattamente il modo migliore di iniziare la stagione. Se poi ci aggiungiamo una monoposto che è un'incognita, perché i temponi invernali sono venuti fuori girando più scarichi degli altri e ricorrendo più spesso e volentieri a gomme morbide, e due piloti che sono stati buoni protagonisti in GP2 ma poco di più, le premesse non sono buone. Voto 5, con tanta malinconia, per il team, pensando a ciò che è stato, e voto 5 anche a Nasr e Ericsson, anche se proprio la situazione piloti al momento è confusa. Van Der Garde aveva infatti firmato un contratto per il 2015, ma è stato subito accantonato in favore dei titolari designati, forti di una dote economica superiore: l'olandese però avrebbe ottenuto il diritto a correre almeno a Melbourne con una delle due Sauber - al momento di scrivere non si sa quale - grazie all'ingiunzione di un giudice australiano: possiamo solo immaginare l'attenzione con cui sarà seguito dal team ai box, ma contento lui...
Marussia, anzi Manor: la monoposto del 2014 riadattata
Alla fine, e con questo intendiamo alla fine dello schieramento, ci sarà anche la Marussia, ribattezzata Manor, con la monoposto dello scorso anno adattata (e già nel 2014 era il fanalino di coda...), un groppo in gola pensando a Bianchi e la certezza di essere di fronte a una speculazione finanziaria da parte dei nuovi proprietari che durerà poco. Voto 3 alla squadra, ma anche a Stevens e Merhi che forse non hanno avuto la lucidità di capire quanto ammettono tanti piloti passati per l'inferno di un team di serie C, ovvero che esordire con un team senza alcuna possibilità può fare più danni che bene a una carriera. Ma anche questa è la F1.
Le pre-pagelle del mondiale 2015
Mercedes: 10 (Hamilton: 10, Rosberg: 8)
Red Bull: 8 (Ricciardo: 9, Kvyat: 7,5)
Williams: 9 (Bottas: 8,5, Massa: 7 per il piede, 5 per lo stile)
Ferrari: 8 (Vettel: 8, Raikkonen: 7,5)
McLaren: 10 per il coraggio di puntare su un progetto così estremo, 0 per la gestione del "caso Alonso" (Alonso: 5, Button: 7)
Lotus: 10 rispetto al 2014, 7,5 per come potrà posizionarsi rispetto alla concorrenza (Grosjean: 7,5, Maldonado: 6,5)
Force India: 7 (Hulkenberg: 7,5, Perez: 7,5)
Toro Rosso: 9 (Verstappen: 9, Sainz: 9)
Sauber: 5 (Nasr: 5, Ericsson: 5)
Manor (ex Marussia): 3 (Stevens: 3, Merhi: 3)