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Il Gran Premio dell'Arabia Saudita è stato oggetto di polemiche sin dalla sua introduzione nel calendario della stagione 2021 di Formula 1. In molti hanno ritenuto ipocrita la scelta di correre in un paese in cui il rispetto dei diritti umani non è sempre cristallino da parte di una categoria che persegue apertamente i valori dell'uguaglianza e dell'inclusività. Ma, come avrebbero detto gli antichi romani, e come si sussurra oggi in F1, pecunia non olet. E allora si continua a percorrere la strada che porterà il Circus a Jeddah, su un circuito che oggi è stato svelato per la prima volta.
Disegnata dall'archistar della Formula 1, il famigerato Hermann Tilke, la pista di Jeddah consta di 27 curve, distribuite su 6,175 km. Che fanno del circuito non solo il secondo più lungo del calendario, ma anche uno dei più veloci. Con i suoi 250 km/h di velocità media nelle simulazioni, si candida ad essere il tracciato cittadino più rapido del mondo. Trova posto nella zona della Corniche di Jeddah, a circa 12 km a nord del centro città. Costeggia il mar Rosso e abbraccia una laguna, e vanta tre potenziali zone DRS. Vi si correrà di notte, sotto i riflettori.
Tilke ha lavorato di concerto con Ross Brawn, il responsabile motorsport della Formula 1, secondo cui la pista di Jeddah promette «battaglie corpo a corpo per i fan e grandi sfide per i piloti». Grazie ad un layout che «tira fuori il meglio da un moderno circuito cittadino, ma presenta anche sezioni veloci che creeranno velocità elevate e opportunità di sorpasso». E «l'ambientazione è incredibile, sul mar Rosso, e non vediamo l'ora di vedere le monoposto in pista». L'appuntamento con il Gran Premio dell'Arabia Saudita è per il 5 dicembre prossimo.