Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Per evitare che le sue speranze mondiali diventino un miraggio nel deserto di Losail, la Ferrari è chiamata a superare le aspettative nel weekend di gara del Gran Premio del Qatar 2024 di Formula 1. Fred Vasseur lo dice da tempo, che questo fine settimana rischia di essere molto complesso, e sulla carta le caratteristiche del circuito suggeriscono un potenziale ribaltamento dei valori in campo rispetto a Las Vegas.
Le curve lente a 90° della pista del Nevada lasciano spazio ai curvoni veloci di Losail, cambi di direzione che sono stati sin dall’inizio dell’anno il tallone d’Achille della Ferrari SF-24. La McLaren MCL38, invece, sembra decisamente più a suo agio nel garantire la stabilità a centro curva che serve per brillare in Qatar, su un circuito esposto al vento che richiede una dose extra di grip per non essere schiaffeggiati dalle folate.
Se da un lato il layout della pista di Losail non esalta le caratteristiche della Ferrari SF-24, dall’altro non esacerberà una debolezza della monoposto della Rossa esposta a Las Vegas. In Qatar non dovrebbero sussistere difficoltà nel portare le gomme nella giusta finestra di utilizzo in qualifica, a differenza di quanto successo nella notte di Las Vegas. E una buona qualifica potrebbe consentire alla Ferrari di mettersi nelle condizioni ideali per approfittare di eventuali difficoltà della McLaren.
Lo spettro per la scuderia inglese in Qatar si chiama ancora graining, fenomeno che potrebbe verificarsi anche a Losail, seppure per motivazioni diametralmente opposte rispetto a quelle di Las Vegas. La scorsa settimana a fare la differenza sono state le temperature rigide, mentre in Qatar è la natura ad alta energia della pista a esporre i piloti al rischio di aprire il graning su coperture messe alla prova dai cambi di direzione veloci e dall’asfalto liscio.
Come già successo a Monza, il graining potrebbe portare la McLaren a optare per una strategia più conservativa, pure a discapito del vantaggio di posizione in pista, che in questa epoca della F1 assume una rilevanza sempre maggiore. Ma sul fronte delle tattiche peserà ovviamente il degrado delle gomme, che sarà tutto da scoprire visti i cambiamenti ai cordoli apportati dopo le difficoltà nel gestirli emerse lo scorso anno con una potenza inaspettata.
Nella lotta mondiale tra la Ferrari e la McLaren, poi, peserà sicuramente anche il ruolo dei comprimari, a cominciare dal fresco quattro volte campione del mondo Max Verstappen per continuare con una Mercedes che difficilmente replicherà i fasti di Las Vegas, ma che potrebbe beneficiare dell’asfalto liscio. Concorrenti, questi, che potrebbero giocare un ruolo di disturbo, andando ad aprire la forbice dei punti tra le due rivali per l’iride.
Vasseur da mesi sottolinea l’importanza di massimizzare il risultato nel singolo weekend, che si tratti di una vittoria, di un podio o di un piazzamento a punti. Con 24 punti da recuperare alla McLaren e il ritorno della Sprint a Losail, questa filosofia diventa fondamentale. Quale potrebbe essere l’andamento del fine settimana lo scopriremo solo a partire dalle libere, perché mai come quest’anno la teoria in F1 differisce spesso dalla pratica. E anche una folata di vento nel deserto può sferzare gli equilibri di una sfida aperta.