Formula 1. Dove la Ferrari ha perso il GP di Baku? Lo spiega Fred Vasseur

Formula 1. Dove la Ferrari ha perso il GP di Baku? Lo spiega Fred Vasseur
Pubblicità
Il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, riflette sul momento in cui Charles Leclerc ha perso il Gran Premio dell'Azerbaijan 2024 di Formula 1
15 settembre 2024

Charles Leclerc è arrivato molto vicino a imporsi nel Gran Premio dell’Azerbaijan 2024 di Formula 1, ma la vittoria non si è materializzata. Qual è il momento in cui la Ferrari ha perso il GP di Baku? Secondo Fred Vasseur bisogna tornare alla sosta per montare le hard. “Abbiamo perso un po’ di tempo nell’in-lap – riflette il team principal della Rossa -. Si può prendere in considerazione il fatto che sarebbe stato meglio fermarsi un giro prima, ma è un discorso diverso, perché il nostro piano consisteva nel creare il gap ed effettuare la sosta nella tornata successiva. Siamo stati un po’ timidi nell’out-lap, è questa la circostanza in cui abbiamo perso di più rispetto a Piastri”.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Eravamo convinti che avremmo dovuto perfezionare un’introduzione lenta, evitando di spingere troppo nell’out-lap. Senza perdere la posizione, però”. Il sorpasso di Piastri su Leclerc ha cambiato tutto. “Quando ci si ritrova per trenta giri alle spalle di qualcuno, con l’aria sporca le gomme finiscono per danneggiarsi parecchio. Probabilmente avevamo un passo migliore rispetto a quello di Piastri oggi, ma è andata come è andata. A Monza forse si era verificato l’inverso”.

Il vantaggio di posizione in pista è fondamentale. Se ci si ritrova dietro si spinge sul posteriore per cercare di sorpassare, mentre l’anteriore è esposto all’aria sporca e si scivola di più. Credo che sia successa la stessa cosa a Oscar nel primo stint. Siamo riusciti a creare un gap massiccio negli ultimi cinque giri in quella situazione”. Per Vasseur il problema nel secondo stint non sono state le hard, ma le circostanze: “Secondo me ha pesato molto il fatto di viaggiare nell’aria sporca”.

La Ferrari avrebbe potuto piazzare due macchine a podio, capitalizzando la partenza dalle retrovie di Lando Norris e le difficoltà di Max Verstappen in ottica costruttori, se non fosse stato per l’incidente tra Carlos Sainz e Sergio Perez a fine gara. Sainz è stato forse troppo ingordo? “Non credo volesse attaccare Charles – riflette Vasseur -. Carlos, Charles e Checo si sono trovati in una situazione complessa in curva 1, e penso più che altro che Carlos volesse trovare la miglior posizione per sé stesso”.

La Rossa avrà anche raccolto meno di quanto abbia seminato, ma Vasseur sottolinea un aspetto decisamente positivo del weekend di Baku. “Il passo c’è stato per tutto il weekend, dal primo giro nelle FP1 alla fine della gara, ed è la cosa più importante”. A Singapore, pista che dovrebbe sorridere alla Ferrari,“la situazione potrebbe essere differente, perché avremo sì la stessa tipologia di curve, ma con molta più deportanza”. “Ci sono spesso 6 o 7 monoposto nello stesso decimo, ultimamente, e i valori in campo dipendono dagli upgrade o dalle caratteristiche della pista. Penso che questo ultimo aspetto sia il più rilevante”, aggiunge Vasseur.

Sarà un saliscendi fino al termine della stagione, ma la cosa importante, oltre a vincere quando se ne ha la possibilità, è cogliere tanti punti quando si non ci si può imporre. Non ci siamo riusciti in Canada, in Gran Bretagna e in Austria quest’anno, e ci è costato molto. Ci sono ancora 300 punti disponibili. È tutto possibile, e sarà una lotta lunga”. E Singapore, in programma la prossima settimana, è già dietro l’angolo.

Pubblicità