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Nel corso del Salone di Monaco, Luca De Meo rilasciando un'intervista a Motorsport, ha parlato della stagione dell'Alpine, che se da una parte è tornata alla vittoria in Ungheria con Esteban Ocon, non sta riuscendo a lottare come l'anno scorso per il terzo posto della classifica costruttori.
“La priorità di Alpine è per la Formula 1 dove è molto difficile essere competitivi. Dal 2022 forse riusciremo a posizionarci meglio. Oggi siamo strutturalmente la quinta o sesta monoposto perché disponiamo di un progetto che non è nato super sano.
Aggiusteremo alcune cose per diventare competitivi. Ma la F1 è l’espressione di più alto livello dello sport automobilistico: quando vedi che in qualifica a Barcellona per un decimo di secondo puoi passi da essere decimo o quinto, significa che basta una folata di vento a cambiare le cose”.
Il Ceo dell'Alpine, ha commentatato il podio nella 24 ore di Le Mans. “Nell’endurance abbiamo fatto lo scherzo di Le Mans grazie a Philippe Sinault, il proprietario di una scuderia privata. Gli abbiamo dato una mano a sviluppare il progetto e questi ha conquistato il podio. Non lo potevamo sapere prima”.
Nonostante questo risultato, De Meo esclude che l'Alpine progetterà come la Ferrari un'Hypercar. “Su Le Mans ci stiamo riflettendo. Dipenderà molto dall’evoluzione del regolamento ACO. L’endurance è bello, anche se c’è uno che definisce le regole e può decidere se vinci o no. Stiamo aspettando che ci diano il quadro delle cose, di come si evolveranno. Abbiamo valutato quanto costa, ma non ci interessa l'Hypercar, perché crediamo che non ci sia il bisogno di introdurre tutta quella tecnologia”.
Invece De Meo apre ai rally. "Stiamo riflettendo e in particolare sull’elettrico nei rally che ci sta benissimo nelle prove speciali. Alpine nelle corse la vedo come un catalizzatore del racing francese. Quello che vogliamo fare è creare un centro di competenza per sviluppare tecnologie e prodotti che tutti possono utilizzare nell’ecosistema del motorsport francese. C’è una visione di business intorno al ruolo di Alpine, perché il mondo delle corse è complesso, ma attira un sacco di gente”.