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Anche la gara lunga del Gran Premio di Formula 1 del Brasile è stata di sofferenza per la Mercedes. Un incredibile crollo di prestazioni ha coinvolto entrambe le monoposto, con quella di George Russell addirittura costretta al ritiro. Cosa sia accaduto a coloro che erano i possibili vincitori non lo sa spiegare neanche Lewis Hamilton.
Poteva e doveva essere il Gran Premio del riscatto quello del Brasile, proprio come lo era stato lo scorso anno, per la Mercedes. Nel 2022, infatti, George Russell era riuscito a vincere per la prima volta in Formula 1 con al suo fianco Lewis Hamilton, arrivato secondo. Eppure la gara di oggi è stata forse la più disastrosa di sempre con queste monoposto ad effetto suolo. Il sette volte campione del mondo, con il casco dedicato ad Ayrton Senna come portafortuna, sperava di dare filo da torcere al vincitore della sua seconda gara di casa, essendo cittadino orario del Brasile. Ma si è dovuto accontentare di una misera nona posizione, nonostante al via fosse riuscito a superare entrambe le Aston Martin che occupavano la seconda fila.
Sicuramente ad Hamilton è andata meglio rispetto al compagno di team George Russell. Il numero #63, già sfortunato per aver ricevuto una penalità di due posizioni nella griglia di partenza per un episodio di impeding in uscita dalla pit lane nel corso delle qualifiche tradizionali del venerdì, è stato costretto al ritiro. Cosa abbia causato questo crollo improssivo su entrambe le Mercedes neanche Hamilton lo sa, che ha provato a rispondere a questo dubbio ai microfoni di Sky Sport F1. "Non penso sia stato l'assetto errato a causare i nostri problemi. Sinceramente non riesco a trovare il motivo preciso. Semplicemente la macchina non funzionava, tutto qui. Mancava il carico aerodinamico ed eravamo anche lenti sul rettilinei. Penso di essere riuscito a fare il massimo per quello che avevo e il passo espresso oggi".