Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Altro che Monza o Imola, a rischio c’è un Gran Premio storico d’eccellenza: quello di Montecarlo! Infatti la gara del principato rischia di saltare a causa di una serie di lavori inseriti in un progetto edilizio di espansione a Montecarlo. Il progetto prevede, infatti, la costruzione di ristoranti, negozi, centri espositivi e appartamenti che partono dal Grimaldi Forum e si collegano al tunnel. In questo progetto viene completamente stravolta la viabilità con la scomparsa di un tratto che dal tornante del Fairmont o vecchia stazione (o Loews come si chiama il vecchio hotel) va fino al portier.
Quindi non ci sarebbe più il tracciato su cui disputare la gara! Il progetto è al centro di discussioni in parlamento, tanto che è intervenuto pure Michel Boeri, presidente AC Monaco chiedendo lumi al primo ministro. Nel piano di espansione del principato verso il mare, con nuovi insediamenti su piattaforme che strappano terreno al mare, è inserito questo megaprogetto della società Caroli, non solo la pista verrebbe stravolta, ma anche la base delle strutture della TV Compound, che sono alloggiate nei sotterranei del Grimaldi Forum, non sarebbero più utilizzabili e a Monaco manca materialmente lo spazio per ospitare team, mezzi e personale: «Il Gran Premio è Monaco, su questo non si discute» ha detto il primo ministro che ha parlato con Boeri rassicurandolo sul mantenimento della gara, ma il progetto del gruppo Caroli è stato depositato dalla società Samegi ed è in corso l’istruttoria, ma Boeri è stato lapidario: «Niente TV e niente GP, mi pare evidente» e ha confermato che l’avvenire del GP di Monaco non è negoziabile con nessun piano di sviluppo edilizio e da parte della società costruttrice si limitano a dire che non faranno nulla per mettere in pericolo la gara.
Sarà, ma in mancanza di chiarezza, il futuro di una gara storica, quella che per eccellenza rappresenta la F.1, rischia di saltare per una trentina di negozi…
Ci mancava la presa di posizione autonoma e senza consultarsi con ACI da parte del sindaco di Imola che con i responsabili dell’autodromo di Imola hanno mandato a Bernie Ecclestone la richiesta di organizzare a Imola il GP d’Italia del 2017. La cosa ha mandato su tutte le furie il presidente ACI Sticchi Damiani in quanto per Monza la trattativa era arrivata a buon punto e questa iniziativa autonoma di Imola ha scombussolato i piani e fatte salire le quotazioni chieste da Ecclestone.
«Non è possibile che tutte le volte che si arrivi a una soluzione accada qualcosa che ci faccia risalire la montagna ancora una volta» ha detto il presidente ACI in una intervista ripresa sul sito Formulapassion «avevo parlato col sindaco di Imola due settimane fa avevo chiarito i limiti del progetto e iniziativa, scavalcare l’ACI, che è l’unico detentore della titolazione della gara, senza avvisare nessuno, lo considero molto grave. E poi facciamo una guerra fra noi italiani col rischio che ci rimettiamo tutti. Non si può andare avanti così. La Regione Lombardia prima dice che ci sono i soldi e poi quando bisogna metterli non ci sono più, Imola che prima dice va bene dopo gli incontri e poi agisce in autonomia scavalcando tutti, non è così che si salva la gara in Italia.»
Se il presidente è uscito allo scoperto con queste frasi dure contro Imola è segno che sta succedendo qualcosa di molto brutto. Ecclestone, forte di questa richiesta, infatti, avrebbe alzato le pretese con Monza tanto che ormai mancano 2 milioni di euro per la firma quando la somma era stata raccolta qualche tempo fa e le condizioni di Bernie, la fuoriuscita di Dell’Orto e Ferri dalla gestione SIAS, erano state ottemperate. E’ una situazione molto complicata con diversi soggetti in gioco e ognuno gioca per conto suo senza tenere conto dell’insieme. Se Monza firma per il GP, poi Imola potrebbe avere gioco facile per la titolazione di GP d’Europa, ma se fra i due impianti ci si fa la guerra, il rischio è che non vinca nessuno, visto che Silverstone è a rischio, la Germania pure e anche Montecarlo non è così sicura in futuro, per Imola o Monza si aprirebbero prospettive importanti. Invece qualcosa è andato storto o qualcuno gioca a modo proprio. Il risultato è una confusione totale.