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Polemica (ridicola) in casa Mercedes
Non ce ne voglia Rosberg, però è innegabile che è uscito ancora una volta stra-battutto e la polemica nel dopo gara verso l'inglese, reo di aver rallentato troppo costringendolo ad anticipare le soste ai box per proteggersi da Vettel fanno un po' sorridere. Se era poi così superiore all'inglese, perchè non tentare di superarlo in pista? Ah sì, il degrado delle gomme: a questo arriveremo più tardi, ma rimane il fatto che se sei più veloce e di mestiere fai il pilota di F1 prima o poi un sorpasso almeno provi a farlo, o no? Voto 5 quindi al tedesco, per la gara opaca e per il piagnisteo davanti ai giornalisti. Smarrito.
Ferrari: si confermano
Voto 9 a Vettel invece, 3° in qualifica e 3° in gara dopo avere a lungo e tenacemente inseguito le Mercedes, mollando un po' solo quando era palese che forzare non sarebbe servito a niente. Il tedesco però è sempre rimasto lì, pronto a cogliere ogni opportunità. Mastino. Voto 9 stavolta anche a Raikkonen, che ancora una volta in qualifica non trae il massimo, ma si riscatta alla grande con un primo giro da campionissimo, nel quale si sbarazza delle due Williams nello spazio di poche curve. Il resto è una gara concretissima, sostanzialmente sugli stessi tempi di Vettel. Non sale sul podio, ma lo meriterebbe davvero. Niente a che vedere con il pilota sbiadito dello scorso anno. Rinato.
E rinato, dobbiamo continuare ad ammetterlo, è anche Massa: davanti a Bottas in qualifica e in gara, corre con intensità per tutto il fine settimana, traendo il massimo dalla sua monoposto. Di più, onestamente, non si potrebbe chiedergli: voto 9, sorpresa. E Bottas? Va forte e non commette errori, ci mancherebbe, però il suo talento non sta facendo la differenza rispetto a Massa come era lecito attendersi, anzi. Voto 7,5 per la concretezza, però forse si può fare di più. Da rivedere.
Maldonado incorreggibile, Button imperdonabile
Finalmente a punti - per la prima volta quest'anno - Grosjean (voto 7,5, bentornato), che con una monoposto dignitosa torna a far vedere delle belle prestazioni e una gara lontana da guai: quanto basta oggi per andare a punti con un motore Mercedes, ma vallo tu a spiegare a Maldonado che prima di essere tamponato inopitanatamente da Button (voto 3, perché per uno con la sua esperienza certi errori sono imperdonabili, anche se in quel momento era davanti ad Alonso...) aveva commesso l'ennesimo erroraccio all'ingresso dei box e non contento si era esibito in un altro testacoda in solitaria pochi giri dopo. Voto 0 per il venezuelano, che passano le stagioni ma rimane sempre troppo falloso. Incorreggibile. Si riscatta invece, dopo la prova abbastanza opaca in Malesia, Nasr, che entra in Q3 e arriva nuovamente a punti: la Sauber 2015 è una gran buona monoposto, ma lui è bravo - per essere un debuttante - a cogliere ogni opportunità. Voto 7,5, concreto.
E per fortuna che in pista c'erano il minorenne olandese e Ricciardo a fare un po' di spettacolo, perchè per il resto il gran premio della Cina è stato di una noia a tratti surreale
Voto 6 ma non di più a Ericsson, che arriva a punti anche lui però continua a sembrare non del tutto adeguato al ruolo: dai duelli ravvicinati esce sempre battuto, pur se proprio lo svedese ci regala alcune delle poche emozioni della gara cercando di resistere a Ricciardo. Da rivedere. A proposito dell'australiano, in qualifica compie il solito mezzo miracolo ma poi sciupa tutto con una partenza al rallentatore e quando si dispone di una monoposto non al top rimontare non è mai semplice: ci riesce, però i fasti dello scorso anno sono lontani. Comunque voto 7,5, incolpevole. In compenso Verstappen non arriva al traguardo e non entra nemmeno in Q3, eppure fa sognare finché rimane in gara: fenomenale nel sorprendere gli avversari uscendo dalla scia all'ultimo momento e prolungando la frenata davvero al limite, ma senza mai bloccare le ruote. E finchè la sua monoposto ha retto era il primo tra i 4 piloti della galassia Red Bull, autore di una rimonta davvero incisiva. Voto 9, talento vero.
Formula 1: un non-spettacolo desolante
E per fortuna che in pista c'erano il minorenne olandese e Ricciardo a fare un po' di spettacolo, perchè per il resto il gran premio della Cina è stato di una noia a tratti surreale. Sì, surreale, perchè quando verso metà gara i primi tre piloti erano in un fazzoletto di pochi secondi lo spettatore medio avrà iniziato a pregustare un gran duello a tre... peccato che in realtà erano così vicini perchè il primo (Hamilton) non voleva stressare le gomme e quindi andava volutamente al rallentatore e gli altri (Rosberg e Vettel) non volevano nemmeno loro rovinare gli pneumatici avvicinandosi a chi li precedeva. Un non-spettacolo desolante, che rende abbastanza difficile anche a Mr. Ecclestone spiegare, credendoci, che la F1 è la massima espressione nell'automobilismo da corsa nonchè uno degli eventi sportivi più spettacolari del mondo.
A quel punto il nostro spettatore medio capita l'antifona avrà cambiato canale, i più giovani giustamente avranno iniziato a guardare altro sul proprio smartphone, mentre al sottoscritto - come a molti appassionati - è scesa una lacrimuccia pensando ai tempi che furono, quando in F1 un pilota più veloce aveva l'ardire addirittura di avvicinarsi a chi lo precedeva e, con un gesto incomprensibile per i cervelloni nei "box virtuali" di oggi, perfino tentare un sorpasso per andare in testa alla gara. Poi si domandano come mai gli indici di ascolto siano in picchiata... Urgono rimedi, urgenti, nel frattempo voto 0 a questa F1 prigioniera della propria complessità tecnica.
Le pagelle del GP di Cina 2015
Hamilton: 9
Vettel: 9
Raikkonen: 9
Massa: 9
Ricciardo: 9
Bottas: 7,5
Grosjean: 7,5
Nasr: 7,5
Ericsson: 6
Button: 3
Maldonado: 0
Spettacolo F1: 0