Formula 1: Charles Leclerc a Monaco è padrone del suo destino

Formula 1: Charles Leclerc a Monaco è padrone del suo destino
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La differenza nell'approccio al weekend di gara a Monaco di Charles Leclerc rispetto allo scorso anno lascia intendere una fiducia nelle potenzialità del suo mezzo che pare bene riposta
27 maggio 2022

Monaco - Ritornando a Monaco, è inevitabile che l’epilogo delle qualifiche dello scorso anno sia un pensiero nella mente dei ferraristi, ma anche dello stesso Charles Leclerc, perseguitato in casa propria da quella cattiva sorte che tende a non sottolineare, come se non volesse cercare scusanti per i risultati passati. La buona notizia emersa dal venerdì di prove libere del Gran Premio di Montecarlo 2022 di Formula 1 è che i presupposti con cui Charles si avvicina alla giornata clou del suo weekend di gara più sentito sono decisamente differenti.

Lo scorso anno, Leclerc aveva dovuto affrontare le qualifiche con la foga di chi doveva aggrapparsi per forza di cose alla speranza di poter andare al di là dei limiti della propria monoposto per ottenere un risultato degno del suo talento, finendo per cozzare contro una dura realtà. Oggi, invece, la F1-75 di Charles è apparsa decisamente a proprio agio tra le stradine tortuose del Principato, sia sul giro secco che sul passo gara. Tanto da permettergli di affrontare con maggiore tranquillità la sfida. Ma siccome il risultato delle libere - con una Ferrari veloce il venerdì - si è ribaltato a Barcellona, vale la pena andare ad analizzare altro, per capire la fiducia di Leclerc nelle potenzialità della Rossa. 

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Che Leclerc sia conscio della bontà della sua vettura a Monte-Carlo lo si capisce dall’approccio misurato che pare aver preso oggi nel prendere confidenza con la pista, senza aggredire le diverse curve per trovare il limite e regolarsi di conseguenza. Un modus operandi, questo, visto anche su circuiti su cui rappresentava un azzardo, come Jeddah. La sensazione, sbirciandolo con discrezione sul campo mentre procedeva in pista, è che sapesse di non dover strafare. 

La misura di quanto è stato lasciato inespresso oggi da Leclerc, comunque, la fornisce Carlos Sainz, distante di soli 44 millesimi dal compagno di squadra. Sainz solitamente raggiunge prima il suo limite, mentre Charles si esprime al massimo nel momento in cui il gioco si fa più duro. È lecito pensare, quindi, che Leclerc abbia nel piede un tesoretto inespresso cui potrebbe non dover nemmeno attingere. Charles e la sua Ferrari a Monte-Carlo sembrano padroni del proprio destino. E questa è la lieta novella che i tifosi della Rossa speravano di ricevere a Monaco.

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