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Il rinvio del GP di Baku, ufficializzato nella giornata di oggi, potrebbe non essere l'ultimo ribaltone nella tribolata stagione 2020 di Formula 1: in una lettera diffusa ai fan, il CEO della categoria, Chase Carey, parla di un campionato al via nel corso dell'estate e di un numero di gare inferiore rispetto alle 22 previste inizialmente. «Riconosciamo che ci sono probabilità significative di altri rinvii di eventi al momento in programma; ciononostante, noi e i nostri partner ci aspettiamo che la stagione inizi nel corso dell'estate, con un calendario rivisto tra le 15 e le 18 gare».
Come avevamo ipotizzato, dunque, salteranno anche altre gare oltre a quelle già annunciate. «Nel corso dell'ultima settimana - spiega Carey - la Formula 1, i dieci team di F1 e la FIA si sono riuniti e hanno intrapreso azioni rapide e decisive in risposta alla pandemia di COVID-19. Sebbene al momento nessuno possa essere certo di quando la situazione migliorerà, lo farà, e quando succederà, saremo pronti a correre di nuovo. Siamo tutti impegnati per portare ai nostri fan una stagione 2020».
Carey specifica anche un altro nodo interessante: anche l'ordine delle gare e la data di alcune corse ancora in programma potrebbero essere modificati. «Come annunciato in precedenza utilizzeremo quella che sarebbe stata la pausa estiva, anticipata tra marzo e aprile, per correre, e ci aspettiamo che la stagione finisca più avanti rispetto alle date originarie del 27-29 novembre; la sequenza e le date delle gare differiranno significativamente rispetto al nostro calendario 2020».
Per il momento Carey non parla di un'eventuale superstagione 2020-2021, precisando che servirà ancora del tempo per definire al meglio la nuova agenda della Formula 1: «Non è possibile fornire un calendario più specifico al momento, vista la fluidità della situazione attuale, ma ci aspettiamo di avere un'idea più chiara della situazione in ogni nazione, e sui problemi legati ai viaggi in quei paesi, nell'arco del prossimo mese».