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L'ultima vittoria di Ford in F1 - per ora, aggiungeremmo, visto l'accordo con la Red Bull dal 2026 in avanti - fu colta in una maniera rocambolesca, che vale la pena raccontare, soprattutto perché c'è di mezzo un nostro connazionale. Difficilmente Ford, quando decise di creare il suo team ufficiale a marchio Jaguar, avrebbe immaginato che a vincere un GP, di lì a tre anni, sarebbe stata una scuderia cliente. Correva il 2003 e sullo schieramento c'era anche l'inconfondibile tinta gialla della Jordan, scuderia creata dal vulcanico Eddie che era equipaggiata con i motori Ford-Cosworth impiegati anche dalla scuderia ufficiale.
Era aprile, e si correva ad Interlagos, pista dove spesso - chiedere a Felipe Massa per credere - il tempo può giocare qualche tiro mancino. Dopo le qualifiche sull'asciutto, la pioggia si abbattè sul circuito paulista in maniera così forte da causare un ritardo nella partenza di 15 minuti e la disputa dei primi otto giri alle spalle della Safety Car. L'uomo che sarebbe diventato protagonista della corsa, Giancarlo Fisichella, scattò dalla settima piazzola in griglia. Alla ripartenza dopo la neutralizzazione, il poleman Rubens Barrichello crollò dal primo al quinto posto nell'arco di una manciata di giri. Un contatto spaventoso tra Ralph Firman e Olivier Panis, al 17° giro, fu solo l'antipasto di una serie di incidenti.
La pioggia battente rese assai difficile interpretare la curva Do Sol, che finì per mietere vittime eccellenti: Juan Pablo Montoya, Michael Schumacher e Jenson Button, oltre ad Antonio Pizzonia. Il valzer della Safety Car riportò in auge Barrichello, che strappò la testa della corsa a David Coulthard. Il brasiliano, però, fu fermato da un problema tecnico. Le soste di Coulhard e di Ralf Schumacher promossero nelle posizioni di testa Kimi Raikkonen e Fisichella. Nel corso del giro numero 53, Raikkonen commise un errore, e lasciò la porta aperta a Fisichella. Poco dopo, un violento schianto di Mark Webber causò una pericolosa reazione a catena.
I detriti lasciati in pista da Webber furono colpiti da Fernando Alonso, che fu trasportato per accertamenti al centro medico. La gara fu sospesa definitivamente, ma nel parco chiuso regnava il caos riguardo alla classifica. Sul podio Raikkonen fu premiato come vincitore, davanti a Fisichella e ad Alonso. Non era destinata a finire così: in settimana ci si rese conto che l'ultimo passaggio valido, quello del 54esimo giro, premiava Fisichella. In una scena senza precedenti, a Imola, teatro del GP successivo, Raikkonen consegnò la coppia a Giancarlo, che festeggiò così in modo decisamente inusuale la sua prima vittoria in carriera. Sarebbe arrivato un altro successo per lui, con la Renault nel GP di Malesia 2006, l'ultimo per un pilota italiano. Così come la pazza vittoria di Interlagos resta l'ultima targata Ford in F1. Per ora.