Formula 1, Bryan Bozzi si racconta: “Orgoglioso di rappresentare la Ferrari e di lavorare con Leclerc"

Formula 1, Bryan Bozzi si racconta: “Orgoglioso di rappresentare la Ferrari e di lavorare con Leclerc"
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Mara Giangregorio
Bryan Bozzi, successore di Xavi Marcos, spiega il suo lavoro di ingegnere di pista al fianco di Charles Leclerc in attesa del Gran Premio del Canada
6 giugno 2024

L’attuale stagione di Formula 1 prosegue a gonfie vele, proprio come il programma di Frédéric Vasseur per la Scudera Ferrari. Il team principal, arrivato dalla Sauber nel 2023, ha messo fin da subito le carte in tavola. Il Cavallino Rampante deve migliorare in ogni sua piccola parte per poter tornare sul tetto del mondo. Non è un processo facile, che viene realizzato in una sola stagione, ma pezzo dopo pezzo il puzzle verrà completato per riportare i titoli mondiali che mancano a Maranello da ormai troppi anni: dal 2007 quello piloti con Kimi Raikkonen e dal 2008 quello costruttori. L’ultima mossa in ordine cronologico del francese è stata la decisione di sostituire Xavi Marcos, lo storico ingegnere di pista di Charles Leclerc, coppia fissa dalla prima stagione in Ferrari nel 2019, con Bryan Bozzi, precedentemente Performance Engineer del monegasco.

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In attesa che il weekend di gara del Gran Premio del Canada, nono appuntamento stagionale della Formula 1, entri nel vivo nella giornata di domani con le prime due sessioni di prove libere, Bryan Bozzi, nuovo Race Engineer di Leclerc dal GP di Imola e al suo fianco nella recentissima vittoria a Montecarlo, ha spiegato le caratteristiche del circuito intitolato a Gilles Villeneuve. “Montreal è una pista con lunghi rettilinei seguiti da combinazioni di curve medio lente. Per andare forte bisogna avere una buona velocità sul dritto, un’ottima decelerazione in staccata e una buona trazione in uscita dalle curve. Dal punto di vista del pilota serve avere grande fiducia nella fase di frenata così da riuscire ad essere preciso nell’inserimento in curva per poi accelerare il prima possibile in uscita. Anche su questa pista, come su tutti i circuiti cittadini, è importante macinare chilometri nelle prove libere per prendere confidenza con il tracciato e i suoi insidiosi muretti” ha commentato l’italodanese.

Bryan Bozzi - ingegnere di pista di Charles Leclerc
Bryan Bozzi - ingegnere di pista di Charles Leclerc

Prima di diventare l’ingegnere di pista di Leclerc, Bozzi era il suo Performance Engineer, figura chiave nella crew ristretta del pilota, insieme al Driver Coach. Esattamente quali sono i loro ruoli? “Il Race Engineer è il responsabile della gestione della vettura che gli è affidata durante l’evento. Questo include l’esecuzione del run plan, ovvero il programma di ciascuna sessione, e la messa a punto della monoposto. Il Race Engineer è anche colui che parla in radio con il pilota per passargli tutte le informazioni di cui ha bisogno durante le sessioni” ha spiegato Bozzi. “Il Performance Engineer è invece responsabile dell’ottimizzazione di vari controlli sulla monoposto, come per esempio la ripartizione di coppia frenante e il differenziale. Per definizione passa gran parte del suo tempo nell’analisi del bilancio della vettura e lavora per fare in modo che si comporti come atteso dalle simulazioni. Il lavoro del Driver Coach è invece focalizzato sul miglioramento della performance del pilota. Analizza video e telemetrie di tutte le vetture in griglia e suggerisce a chi si trova in abitacolo le linee e gli stili di guida più veloci. Queste figure insieme agli altri ingegneri, sia in pista che a Maranello, provano ad ottimizzare la macchina per estrarre gli ultimi millesimi di tempo sul giro che in questa Formula 1 possono fare la differenza”.

Bryan Bozzi - ingegnere di pista di Charles Leclerc
Bryan Bozzi - ingegnere di pista di Charles Leclerc

Sono italodanese di nascita e mi sono diplomato alla St George’s British International School of Rome prima di trasferirmi in Inghilterra per studiare Ingegneria meccanica alla Bath University. In quel periodo ho partecipato a un progetto di Formula Student, nell’ambito del quale diversi gruppi di studenti hanno la possibilità di disegnare e costruire una macchina da corsa e poi le varie università di tutto il mondo gareggiano l’una contro l’altra come fossero team di motorsport. Grazie a quest'esperienza ho capito che le corse mi piacevano davvero e ho cercato di ottenere un posto come stagista in Ferrari, il team nel quale tutti prima o poi vogliono lavorare. Le cose sono andate bene e ormai da molti anni faccio parte del team di pista della Scuderia Ferrari HP. Rappresentare questa azienda e l’Italia intera nella massima categoria del motorsport è un grande motivo di orgoglio per me, a maggior ragione avendo la possibilità di lavorare accanto a un pilota eccezionale come Charles” ha concluso Bryan Bozzi.

Bryan Bozzi - ingegnere di pista di Charles Leclerc
Bryan Bozzi - ingegnere di pista di Charles Leclerc

Il suo è stato un ruolo chiave anche nella storica vittoria di Charles Leclerc al Gran Premio di Monaco, sua gara di casa. Il numero #16 cercava di raggiungere questo obiettivo da piccolino, quando l’amore per la Formula 1, che vedeva correre ogni anno nelle vie del Principato che l’hanno visto crescere, è nato in lui. Il suo rapporto con questa gara è sempre stato di amore ed odio in quanto non era mai riuscito a conquistare il podio, neanche nelle formule propedeutiche, per via di errori o di problemi alla monoposto. Quest’anno è riuscito nella sua personalissima impresa ed al suo fianco aveva Bozzi che l’aveva motivato la sera prima della gara con un audio che si sente nell’ultimo video pubblicato su YouTube dal monegasco. “Fai una gara tranquilla e basta. Cioè, sei andato come un fenomeno tutto il fine settimana, domani la vinci tu. Io di questo sono certo. E andiamo!”.

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