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«Fernando è motivato, un anno fuori dalla F1 gli ha fatto bene, si è disintossicato, lo vedo più sereno ed è pronto a tornare»: un'opinione su Fernando Alonso che merita di essere ascoltata, visto che arriva da una vecchia conoscenza dell'asturiano, Flavio Briatore. In un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Briatore, ex team principal della Renault, parla della possibilità per Alonso di fare ritorno nella massima categoria con la scuderia con cui colse i suoi due titoli mondiali. «Stiamo osservando quello che succede - continua Briatore - non dimentichiamoci che c'è ancora un campionato da correre. Almeno speriamo che si possa. Giusto fermarsi, ma adesso bisogna riprendere: i medici hanno imparato a conoscere il virus. E anche in caso di contagio, bisognerebbe andare avanti lo stesso».
Quanto al capitolo Sebastian Vettel, fresco dell'addio alla Ferrari annunciato settimana scorsa, e alla suggestione di un suo approdo alla Mercedes, Briatore spiega: «Mi ha stupito un po' la tempistica della decisione della Ferrari, c’è ancora il 2020 da correre e qui parliamo già del 2021. Sulla Mercedes non credo salirà, vale lo stesso discorso della Ferrari. Hanno Hamilton che si trova a meraviglia con Bottas, avrebbe senso cambiare?». In ogni caso, secondo Briatore la Ferrari ha fatto bene a puntare con decisione su Leclerc: «Ricordo bene i numeri che faceva Michael, seppure fosse ancora molto giovane, con la Benetton. E le telefonate di Giancarlo Minardi per raccontarmi del giovane Alonso. Capisci subito se uno è speciale e Charles lo è».
Briatore è anche concorde sulla scelta di puntare su Carlos Sainz accanto a Leclerc: quella costituita dallo spagnolo e dal monegasco sarà una coppia bilanciata. «In F1 è stata sempre la ricetta vincente. Devi avere un pilota che punta al Mondiale e l’altro che raccoglie punti pesanti, strappandoli ai rivali. Vettel ha pagato il fatto che gli è arrivato in squadra un ragazzo velocissimo. Ha sorpreso lui e il team come accadde alla McLaren con Hamilton. E due piloti dello stesso livello in squadra alla fine rischiano di portarsi via punti uno con l’altro».