Formula 1 Brasile 2014: le pagelle del GP di Interlagos

Formula 1 Brasile 2014: le pagelle del GP di Interlagos
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Le pagelle del GP di Formula 1 del Brasile. Dal 10 di Rosberg vincitore della gara passando per tutto lo schieramento
10 novembre 2014
Forse troppo tardi, ma la riscossa di Rosberg è finalmente arrivata: in una gara in cui non aveva quasi niente da perdere, il tedesco ha guidato alla perfezione fin dal sabato. Per lui pole position e una gara condotta sempre davanti ad Hamilton. Veloce e immune da errori, nel finale ha dimostrato di saper essere altrettanto veloce rispetto al rivale e di riuscire a controllarlo con autorevolezza, senza mai offrirgli una reale possibilità di sorpasso. Voto 10 quindi e la consapevolezza che, comunque vada a finire il Mondiale tra due settimane, Rosberg è stato un degno aspirante al titolo.

"Solo" voto 8 ad Hamilton invece, che a Interlagos è tornato a essere falloso: in qualifica, dove un paio di bloccaggi gli hanno precluso la pole, e in gara, dove è andato in testacoda mentre spingeva al massimo per superare su Rosberg. Certo il team lo ha tenuto in pista un giro di troppo, ma a guidare era pur sempre lui, come ha ammesso anche l'inglese. La rimonta successiva è stata furiosa e pareva destinata al successo, come ad Austin, ma il tedesco in realtà stava solo gestendo: l'inglese l'ha capito e comunque non si è arreso, provando ad avvicinarsi fino alla fine. Tenace.

Oltre le due Mercedes

Voto 9 a Massa, che nel suo Brasile disputa forse la gara più bella dell'anno, issandosi costantemente come "migliore degli altri": per lui il podio nel gran premio di casa è il premio meritato per una stagione comunque positiva, nella quale ha fatto meglio di quanto ci si poteva attendere alla vigilia dalla Williams, ma forse anche da lui. Rinato.

Voto 9 a Massa, che nel suo Brasile disputa forse la gara più bella dell'anno, issandosi costantemente come "migliore degli altri": per lui il podio nel gran premio di casa è il premio meritato per una stagione comunque positiva


In effetti, la gara di San Paolo ha visto più di una resurrezione. Prendete Button per esempio: stavolta è andato forte anche in qualifica (5°) e in gara ha lottato con successo con Alonso e Vettel, andando a conquistare un ottimo 4° tempo. Niente male per uno di cui Ron Dennis non vede l'ora di liberarsi: voto 9, da ingaggiare! E che dire di Vettel? È stato davanti a Ricciardo in qualifica e anche in gara (finchè l'australiano non è stato costretto al ritiro), per una volta senza l'ombra dei mille problemi di guidabilità di cui si è lamentato per tutto l'anno. Certo le imprese di un anno fa sembrano lontanissime, ma è già qualcosa. Voto 7,5, aspettando di vederlo in rosso.

In quel di Maranello

E a proposito di rosso Ferrari, alla penultima gara della stagione ha dato segni di risveglio anche Raikkonen, che si è esibito in quella che era la sua specialità il Lotus (fare un pit in meno senza finire sulle tele) e in duelli duri ma correttissimi con Button e Alonso. Meglio tardi che mai, si potrebbe dire: comunque voto 7,5.

Alonso, in ogni caso, continua nella sua strategia di farsi già rimpiangere dai tifosi ferraristi, compresi quelli che in fondo non l'hanno mai amato davvero: in qualifica è stato davanti al finlandese e anche in gara, al di là delle diverse strategie, ha dato l'idea di avere una marcia in più del compagno. Per lo spagnolo la solita gara grintosa, anche se senza acuti particolari: del resto provateci voi a combinare qualcosa di buono con l'auto di quest'anno. Per lui quindi un misero 6° posto alla fine, ma anche la consapevolezza di averci provato fino in fondo, come sempre. Voto 8, sempre combattivo.

La gara di San Paolo ha visto più di una resurrezione. Prendete Button per esempio: stavolta è andato forte anche in qualifica (5°) e in gara ha lottato con successo con Alonso e Vettel, andando a conquistare un ottimo 4° tempo

La gara dei risvegli

Tra i "risvegli" di Interlagos va messo anche quello di Hulkenberg (voto 8), tornato a punti e autore di una gara consistente con una Force India senza molta liquidità e quindi anche senza sviluppi tecnici, mentre le ambizioni di Perez (voto 6 sulla fiducia) sono state cancellate prima ancora di partire per il Brasile per effetto della penalizzazione al via inflitta al messicano per l'incidente di Austin.

Ha molto da recriminare anche Bottas (voto 7), che ha perso una vita - e un possibile 4° posto - per l'ennesimo erroraccio del box Williams (è proprio vero che certe cose non cambiano mai), ma va anche detto che per tutto il fine settimana il finlandese non è mai stato all'altezza di Massa. Concreta, ma lontana dagli standard di Button, la prova di Magnussen, che ha l'attenuante di non aver mai girato prima a Interlagos: voto 6,5, l'apprendistato continua (bene).

Consistente, ma senza punti, anche la prova di Kvyat, che ad un certo punto si è trovato perfino 2°, ma naturalmente quando si è fermato ai box è rientrato nei ranghi: per il russo, comunque, è tutta esperienza in più (voto 6,5).

Infine, meno brillante del solito, e assai più sfortunato del consueto, il suo futuro compagno di squadra Ricciardo: costretto al ritiro, stavolta non ha dato l'impressione di poter fare la differenza, come in altre gare, ma gli vanno riconosciute le attenuanti generiche di un'auto non al top (voto 6,5).

Le pagelle di Interlagos:

Voto 10: Rosberg
Voto 9: Massa
Voto 9: Button
Voto 8: Hamilton
Voto 8: Alonso
Voto 8: Hulkenberg
Voto 7,5: Vettel
Voto 7,5: Raikkonen
Voto 7: Bottas
Voto 6,5: Magnussen
Voto 6,5: Kvyat
Voto 6,5: Ricciardo
Voto 6: Perez
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