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San Paolo – Forse non sarà sufficiente per vincere il mondiale, almeno Nico Rosberg la soddisfazione di vincere davanti ad Hamilton se l’è tolta anche se ha dovuto sudare parecchio.
Nel giorno dell’11esima doppietta stagionale della Mercedes, si è capito che Hamilton è un animale da velocità: dopo essere andato in testacoda a metà gara, rischiando di compromettere tutto, Lewis ha recuperato i sette secondi e mezzo di distacco che aveva da Rosberg, partito subito in testa dalla pole, e si è riportato in scia al compagno di squadra negli ultimi giri, tentando anche qualche manovra per superarlo.
Nulla da fare, in fondo andava bene così a entrambi. E ora, fra due settimane, ad Abu Dhabi con l’incognita del doppio punteggio, tutto può capitare. Adesso sono 17 i punti che separano Hamilton da Rosberg, ad Abu Dhabi il primo prende 50 punti, il secondo 36, quindi sono 14 punti di differenza. Rosberg dovrebbe vincere la gara e Hamilton arrivare terzo per diventare campione del mondo.
Non è molto, ma è pur sempre una possibilità data da un sistema fasullo di punteggi. Come dire che la F.1 è diventata più finta del wrestling senza coinvolgere allo stesso modo. Nel giorno delle Mercedes, sorride anche Felipe Massa, terzo dopo averne combinate più di Bertoldo: eccesso di velocità ai box durante il primo pit stop, penalizzato di 5 secondi nel secondo e nel terzo è pure passato dal box McLaren a cambiare le gomme e quando se ne è accorto, ha perso altro tempo per arrivare al suo di garage. Ma nulla da dire: con la Williams motorizzata Mercedes Massa si è tolto una bella soddisfazione nella gara di casa.
“Fra due settimane, ad Abu Dhabi con l’incognita del doppio punteggio, tutto può capitare. Adesso sono 17 i punti che separano Hamilton da Rosberg, ad Abu Dhabi il primo prende 50 punti, il secondo 36, quindi sono 14 punti di differenza”
E che dire di Button, McLaren Mercedes, quarto e un incredibile Vettel quinto? Tutti davanti alle Ferrari di Alonso e Raikkonen, che han concluso al sesto e settimo posto, con gli ultimi quattro giri da duello vero e senza esclusione di colpi fra i due. E’ la prima volta che accade durante la stagione e ha sollevato molti interrogativi. Raikkonen era con le gomme finite e ha cercato di resistere ad Alonso, chiudendo la porta spesso e volentieri, sempre in maniera corretta a dire il vero.
Fernando poi è passato di imperio, ma ha perso il treno che avrebbe potuto portarlo a ridosso di Vettel e Button che non erano tanto lontani. Un quarto posto invece di un sesto non cambia la vita, ma fa capire bene che aria si respira a Maranello di questi tempi. Ma ormai è già tempo di pensare al futuro, in attesa che arrivino i comunicati ufficiali per gli spostamenti dei piloti nelle varie squadre. Di sicuro, se la Ferrari non mette in campo una macchina competitiva, ci sarà poco da stare allegri per un duello casalingo che non aggiunge nulla di nuovo.