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Mattia Binotto non esclude l'eventualità di una superstagione 2020-2021 di Formula 1, con alcune gare slittate al prossimo anno. «Abbiamo deciso di dare totale libertà alla Fia di mettere in piedi appena possibile un calendario per tornare a correre, la disponibilità da parte nostra c’è. Valutiamo diverse ipotesi: disputare dei Gran Premi ravvicinati, si può anche pensare di fare due-tre gare a gennaio», ha dichiarato il team principal della Ferrari in un'intervista concessa a Sky.
Binotto non esclude nemmeno la possibilità di fare a meno delle prove libere, in modo tale da condensare il weekend di gara e dare sollievo ai team nel caso in cui il calendario si faccia giocoforza assai condensato. Una circostanza complessa da gestire non solo sul fronte del calendario. «La nostra scuderia sta vivendo una situazione particolare, dopo l’Australia abbiamo chiuso la fabbrica, siamo in un periodo di shutdown, lavoriamo soltanto in smart working tramite il computer. I piloti li sento quasi quotidianamente, parliamo al telefono e ci vediamo tramite videochiamate, Vettel e Leclerc si tengono in forma a casa, si allenano costantemente».
Tutto è cominciato con la cancellazione del GP di Melbourne, arrivata a poche ore dall'inizio delle prove libere. Sessione cui la Ferrari non avrebbe in ogni caso preso parte, come spiega Binotto: «La notte prima del GP d’Australia è stata caratterizzata da tante discussioni, la nostra decisione era di non partecipare: la Ferrari non avrebbe corso in qualunque caso. La salute è al primo posto. Quando la notizia di non correre a Melbourne è diventata ufficiale, ci siamo organizzati per tornare a casa il prima possibile».