Formula 1, Binotto: "Mercedes? Non penso lotterà per il mondiale"

Formula 1, Binotto: "Mercedes? Non penso lotterà per il mondiale"
Pubblicità
A poche ore dalla sprint di Imola, Mattia Binotto fa il punto sui progressi della Ferrari, e offre anche la sua visione sui rivali, a cominciare dalla Mercedes
23 aprile 2022

Il tempo di un caffè e un pasticcino, poco ma sufficiente per vedere un Mattia Binotto sereno e appagato per i risultati ottenuti in questa prima parte di stagione, anche se il responsabile della GES Ferrari non si nasconde le difficoltà. In un incontro con la stampa italiana, Binotto ha ripercorso alcune tappe fondamentali della rinascita della rossa, a partire dai due anni di sofferenza: "Sono stati due anni in cui abbiamo stretto i denti, lavorato con spirito di squadra, operato in tutti i settori dove potevamo migliorare e alzare l'asticella delle aspettative".

Spirito di squadra, lavoro di gruppo, il mantra della Ferrari attuale si concentra su questi due concetti basilari. "Abbiamo ancora tanto lavoro da fare e a chi dice che non vinciamo un mondiale da tempo, rispondo che nel 1999 ero in squadra e abbiamo vinto il primo mondiale costruttori e poi quello piloti con Schumacher. Eravamo reduci da un buco di 21 anni. Adesso non ne sono passati 21 dall'ultimo del 2007 e spero proprio non ci si arrivi, per cui i cicli fanno parte della F.1. Si aprono e si chiudono. Adesso veniamo da una grande rivoluzione tecnica regolamentare, per cui avevamo la possibilità di aprire un nuovo ciclo ed è quello che mi auguro".

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Sulla scelta di rinnovare con Sainz per i prossimi due anni, Binotto conferma che "è la strada della stabilità della squadra per cui per i prossimi due anni non avremo il pilota da scegliere ma abbiamo confermato il gruppo di lavoro in cui ognuno dà il massimo nel proprio settore". A proposito degli errori e uscite di pista dello spagnolo, Binotto assolve Sainz: "Ha mostrato di essere veloce anche sul bagnato e se in Australia è stato sfortunato, al netto dell'uscita in gara, a Imola stava andando molto bene fino all'uscita alla Rivazza. E' un pilota che si è adattato bene alla nuova macchina, molto prima di quanto si pensasse. Se Leclerc è davanti e sfrutta le occasioni lo fa grazie al suo talento naturale".

Parlando di Australia e della bandiera rossa che ha tolto il miglior tempo di Sainz, Binotto è molto chiaro: "Sono le regole, a volte la fortuna ci aiuta altre no. D'altronde la direzione gara è nuova e deve fare esperienza, nessuno nasce imparato. E abbiamo visto in passato, mi riferisco ad Abu Dhabi, che qualsiasi decisione venga presa, è sempre difficile giudicare e trovare quella giusta. Confidiamo nella giustizia sportiva e siamo fiduciosi". In quanto al regolamento tecnico, ritiene che ci siano margini da sfruttare in certe zone grigie? "Le regole attuali sono molto chiare e restrittive e mi aspetto il prossimo anno minori divari fra tutti i team in gara. E' un regolamento che viene interpretato di volta in volta in vari settori e lo stiamo scoprendo tutti insieme, ma ripeto la mia fiducia in un campionato molto combattuto e con margini ridotti".

Parlando di rivali, fra Leclerc e Verstappen c'è una lotta che parte dai tempi del kart..."E continuerà ancora. E' un duello molto bello e serrato e credo che vedremo altre belle battaglie fra questi due piloti". E della Mercedes? "Sembrano in ritardo e credo che recupereranno molto ma non penso saranno in grado di lottare per il mondiale, anche se con questo regolamento è possibile trovare soluzioni nuove che fanno guadagnare molto. Secondo il mio parere, fra i vari problemi che noi dovremo risolvere c'è senza dubbio il saltellamento della monoposto, un fenomeno che rallenta e che va risolto quanto prima". Visto le caricature di Crozza, pensa di invitarlo a un GP dicendogli che finalmente qualcosa si è capito? "Bella idea, ci penso. Però continuo a dire che c'è ancora molto da capire...".

Pubblicità