Formula 1 Austria 2014: le pagelle del Red Bull Ring

Formula 1 Austria 2014: le pagelle del Red Bull Ring
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Anche il GP di Formula 1 d'Austria si divide tra i 10 e gli 0 in pagella. Rosberg rappresenta i primi, mentre le regole della F1 i secondi
23 giugno 2014

Sarebbe bastato poco per vedere una gara, e delle pagelle, molto diverse. Sarebbe bastato, ad esempio, che la Williams di Bottas rifornisse un giro prima o che Hamilton ne avesse un po' di più per tentare realmente di attaccare, almeno una volta, Rosberg. E invece... dopo uno strepitoso primo giro in cui era passato da 10° a 4° alle spalle del tedesco, annullando di fatto il disastro delle qualifiche, l'inglese pareva essere in una di quelle sue giornate di grazia in cui nessuna impresa gli è preclusa.

Al limite sempre ma mai oltre

Anche perché con la rimonta compiuta in un giro solo non aveva nemmeno rovinato gli pneumatici più di tanto. E invece niente da fare: Rosberg imperturbabile ha fatto la sua gara, al limite di tutto ma mai oltre, con il guizzo del sorpasso ritardato a Perez quando è stato il momento di dare uno strappo. È stata una gara perfetta quella di Rosberg, al punto che pareva non tirare nemmeno più di tanto e veniva naturale chiedersi non se, ma quando Hamilton l'avrebbe attaccato.

Ma non è mai accaduto. Una gara alla Lauda, la sua: poco spettacolare forse ma devastante per gli avversarsi, che in questo caso ovviamente erano uno solo, quello di tutte le gare di quest'anno. E allora voto 10 a Rosberg, che ha dato una lezione di guida e l'ennesima dimostrazione di forza mentale, e voto 7 a Hamilton, perché a parte uno strepitoso primo giro in Austria ha incassato un'altra pesante sconfitta, stavolta senza problemi tecnici, dopo una qualifica disastrosa (anche se sul testacoda nell'ultimo tentativo il dubbio di un problema tecnico rimane) e una gara con il fiato corto.


Chi l'avrebbe detto un mese fa? Voto 9 a Bottas, che manca la pole per un eccesso di foga nell'ultimo tentativo in qualifica ma in gara si mostra già capace, con una Williams, di correre alla pari con Rosberg ed Hamilton. Concretissimo, mai un errore, opportunista e "cattivo" il giusto nel proteggere la posizione e nel tentare l'affondo non appena gli si presenta l'occasione. Se avesse rifornito un giro prima avrebbe potuto giocarsi la vittoria. Grintoso.

Voto 9 a Bottas, che manca la pole per un eccesso di foga nell'ultimo tentativo in qualifica ma in gara si mostra già capace, con una Williams, di correre alla pari con Rosberg ed Hamilton

Per Massa gara... "alla Massa"

Voto 7,5 invece ma non di più a Massa, che ha corso "alla Massa", cosa che non è esattamente un complimento: partiva in pole e ha condotto la gara nei primi giri, ma una volta dietro i piloti Mercedes per effetto dei pit stop perde via via terreno, corre aspettando che accada qualcosa mentre Bottas non rinuncia a mettere pressione a Rosberg non appena questi alza il ritmo di pochi decimi.

Spiace dirlo, ma è l'ennesima gara in cui Massa si dimostra velocissimo in qualifica per poi naufragare lentamente in gara, poco grintoso e arrendevole. Deludente. Voto 8 invece ad Alonso, che realizza l'ennesima impresa destinata a non restare nell'albo d'oro della F1, correndo tutta la gara su ritmi elevatissimi per conquistare un... 5° posto.


Stavolta, complice la scarsa competitività della Red Bull e i problemi di Hamilton, si qualifica addirittura in seconda fila e anche in gara si difende bene, anche se i primi quattro sono imprendibili: certo come distacco dal primo è stata la migliore gara dell'anno, ma la verità è che fare meglio proprio non era possibile e che anzi su altre piste la concorrenza della Red Bull sicuramente tornerà pericolosa.

I pochi giri al comando grazie al 2° pit stop ritardato servono solo a illudere i telecronisti RAI, già pronti a evocare una vittoria a sorpresa grazie ad un miracoloso 2° stint da 50 giri... Comunque tenace.

Voto 8 invece ad Alonso, che realizza l'ennesima impresa destinata a non restare nell'albo d'oro della F1, correndo tutta la gara su ritmi elevatissimi per conquistare un... 5° posto

Ferrari: tra chi ci prova sempre e chi demorde

Per lo meno però lo spagnolo ci prova sempre, cosa che non si può dire di Raikkonen (voto 4), che con questa Ferrari - e forse con queste F1 - proprio non si trova: non è questione di talento, e nemmeno di determinazione crediamo, ma proprio di comportamento della vettura, anche qualche colpa il finlandese deve pure averla se dall'inizio dell'anno non è ancora riuscito a trovare delle regolazioni decenti. Vederlo vagare per la pista in attesa della fine della gara fino a un poco onorevole 10° posto mette tristezza. Disperso.

Perez tenace

Un altro che ci prova sempre invece è Perez, che in Austria a dispetto della penalizzazione subita per l'incidente con Massa ha riproposto una delle sue specialità: 1° stint molto lungo, attento a gestire le gomme al meglio senza essere per questo troppo lento, per poi trovarsi tutti i big dietro in fila indiana e concludere la gara a ridosso dei grandi grazie ad un pit stop in meno. Fateci caso, ma

il messicano ha disputato così le sue migliori gare, fin dai tempi in Sauber. Dopo il disastro con la McLaren meritava una seconda possibilità e la Force India ha fatto benissimo a concedergliela. Per lui voto 10, perché più di così proprio non poteva fare.

Uno che si è visto poco, ma evidentemente qualcosa di buono ha combinato per finire 7°, è Magnussen, di nuovo a punti dopo alcune gare poco brillanti e davanti al compagno di squadra, anche se la McLaren è semplicemente la peggiore delle squadre motorizzate Mercedes, con buona pace di Ron Dennis. Per Magnussen però voto 7.

Voto 0 alle regole della F1 che bloccano lo sviluppo dei motori, con il risultato che anche avendo capito dove sta il problema Ferrari e Red Bull non possono rimediare


Identico voto anche a Hulkenberg, che entra ancora una volta in Q3, corre bene e porta a casa dei punti, ma la sua strategia - più "regolare" - si dimostra meno valida di quella di Perez. E voto 7 anche a Ricciardo, l'eroe del Canada che in Austria è stato sì davanti ancora una volta a Vettel, ma complice una Red Bull che in casa proprio non voleva saperne di girare forte ha faticato moltissimo per ottenere un misero 8° posto.

Red Bull divisa tra Ricciardo e Vettel

Lui però almeno è entrato in Q3 e almeno ha visto il traguardo, cose non riuscite a Vettel. A proposito del tedesco: il ritiro non è colpa sua, il 12° posto in griglia sì, quindi voto 4 per il campione del mondo in carica. Per lui, oltre a un motore Mercedes, servirebbe forse un po' di serenità per ritrovare se stesso...

Voto 8 invece a Kvyat, che finché tutti i pezzi della sua Toro Rosso stanno insieme corre a ridosso dei primi, dopo una qualifica strepitosa nella quale asfalta ancora una volta il più esperto compagno di team Vergne. Per essere un debuttante arrivato direttamente dalla GP3, va comunque benissimo così.

Per il resto, voto, 9 al Red Bull Ring, come si chiama ora la pista austriaca: il tracciato è rimasto identico a quello su cui si era corso una dozzina di anni fa e dunque del glorioso Österreich non c'è più traccia, ma rimane un circuito diverso dai soliti, con almeno tre staccate buone per tentare un sorpasso e tanti punti dove per i piloti è facile sbagliare. E poi, dopo tante piste costruite letteralmente in mezzo al deserto, il colpo d'occhio della vallata alpina e i suoi sali-scendi naturali lo rendono davvero suggestivo, altro che gran premi in notturna!

I controsensi regolamentari

Voto 0, comunque, alle regole della F1 che bloccano lo sviluppo dei motori, con il risultato che anche avendo capito dove sta il problema Ferrari e Red Bull non possono rimediare, rassegnandosi a far passare in fretta quest'anno in attesa di una sorte migliore nel 2015: a cosa serve un calendario di 19 gare se poi chi vince si sa già dai test invernali? E poi si lamentano se il pubblico in tv è in

diminuzione....

La classifica delle pagelle:

Voto 10 Rosberg
Voto 10 Perez
Voto 9 Bottas
Voto 9 al Red Bull Ring
Voto 8 Alonso
Voto 8 Kvyat
Voto 7,5 Massa
Voto 7 Hamilton
Voto 7 Magnussen
Voto 7 Ricciardo
Voto 4 Raikkonen
Voto 4 Vettel
Voto 0 alla F1

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