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Se una rondine non fa primavera, se chi si contenta gode e se il buon giorno si vede dal mattino e, per finire, sessione bagnata sessione fortunata, sono proverbi che servono a qualcosa, ebbene servitevi, scegliete quello che fa per voi e poi decidete il da farsi.
Good job Mercedes
Una sessione di prove non basta per chiarirsi le idee, fra meno di 24 ore c’è la gara e tutto quanto detto può essere clamorosamente smentito. Visto che sul trespolo dei gufi i posti non mancano mai, meglio astenersi da considerazioni sciocche e avventate. Ma qualcosa in un modo o nell’altro si è visto. Ovvero, asciutto o bagnato la Mercedes c’è.
Hanno più potenza e hanno aderenza. Chiaro, se hai cavalli in più puoi usarli per dare più incidenza alle ali e quindi stai attaccato a terra meglio dei rivali. Ma stavolta sembra che la Mercedes sia anche una vettura equilibrata e adatta ad Hamilton più che a Rosberg, come si era visto invece l’anno scorso.
Red Bull in difficoltà? Forse no
Insomma, forse non vinceranno, devono mostrare in gara l’affidabilità delle prove e il mondiale è lungo, ma cominciamo col segnarci questi nomi. La Red Bull veniva data per persa, ma ci si dimentica che Newey non è l’ultimo fesso in circolazione. Se ci sono problemi, si risolvono. Intanto Ricciardo, complice la gara di casa, è partito col piede giusto. Serve al morale del ragazzo, serve allo sponsor e serve agli australiani per riempire le tribune.
“La Red Bull veniva data per persa, ma ci si dimentica che Newey non è l’ultimo fesso in circolazione. Se ci sono problemi, si risolvono. Intanto Ricciardo, complice la gara di casa, è partito col piede giusto”
Ferrari: pregi e difetti noti
Insomma, non pare per niente casuale. La macchina è fatta bene, ha soluzioni intelligenti e visto che Newey ha la cultura del rischio, magari qualche disastro lo combineranno, ma prima o poi ci azzecca e per gli avversari saranno cavoli. Venendo alla Ferrari poco da dire: Raikkonen a muro, deve adattarsi al nuovo ingegnere di pista e alla macchina. Alonso solito in qualifica, pregi e difetti ormai sono noti. Come quelli del box per la scelta delle gomme intermedie quando le full wet erano magari più indicate.
Ma, se si fanno certe scelte, è perché sai che non hai molti margini di azione, quindi nuove regole, nuovi motori ma vecchi risultati. Il fatto che Raikkonen abbia già messo a muro un paio di macchine non depone a favore del finlandese. Che la scelta non sia stata delle migliori? Aspettiamo qualche gara prima di capire come evolve il tutto.
Rookies
Per quanto riguarda i giovani è bello vedere che Magnussen se ne frega delle gerarchie e tiene giù il piede e lo stesso per Kyat il ragazzino russo che rispetto a Petrov è di altra pasta. Con la voglia che hanno di primeggiare, qualche svarione lo faranno, ma almeno daranno argomenti da trattare e discutere.
Intanto, è partito il nuovo mondiale, gli argomenti per ora non mancano. Speriamo solo di parlare di sfide fra uomini e non di meccanica elettronica e aerodinamica. Argomenti che vanno bene per i tre o quattro impallinati dalla geometria variabile, ma che al bar sport lasciano indifferenti. E la F.1 di oggi ha tanto bisogno dell’entusiasmo da bar…