Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Il 2022 dell'Aston Martin comincia ufficialmente oggi, con la presentazione della AMR22, la monoposto di Sebastian Vettel e Lance Stroll per la stagione al via a marzo in Bahrain. Così come già accaduto con le vetture mostrate nei giorni scorsi, anche la versione della AMR22 che vediamo oggi è molto diversa da quella che l'Aston Martin schiererà nei test prima e nella gara inaugurale del mondiale poi. La competizione a centro classifica per candidarsi a Cenerentola con il nuovo regolamento tecnico è particolarmente serrata, e le carte non verranno scoperte prima del tempo. A differenza di quanto successo ieri con la Red Bull, però, oggi al quartier generale di Aston Martin a Gaydon è stata svelata una vettura reale, che domani sarà in pista a Silverstone per uno shakedown.
A saltare all'occhio, osservando la Aston Martn AMR22, sono le feritoie nella parte superiore delle pance, che si caratterizzano per l'altezza e la lunghezza. Il cofano motore è quasi muscoloso, nell'abbracciare le forme della power unit Mercedes che si cela sotto le forme della nuova nata della scuderia di Silverstone. Il muso, invece, è corto: non arriva all'ultimo profilo dell'ala anteriore. Giudicare le potenzialità di questa monoposto, al momento, è piuttosto difficile. Ma, per lo meno, a Gaydon si è vista una macchina vera, seppure non nella versione che vedremo in pista tra poche settimane.
A saltare all'occhio è la nuova livrea sfoggiata dalla AMR22, senza il fucsia dello sponsor BWT, da cui l'Aston ha divorziato. A compensare la mancanza della tinta di BWT pensa, oltre al verde lime dei dettagli delle classiche vetture racing di Aston Martin, la presenza di Aramco, società petrolifera saudita già affiliata alla F1 che diventa title sponsor del team di Silverstone insieme a Cognizant. Aramco campeggia sulla AMR22, forte di una partnership non solo commerciale ma anche tecnica, volta a supportare Aston Martin nella sua crescita. L'obiettivo a medio termine, individuato dal proprietario Lawrence Stroll, è lottare per il mondiale.
Oggi, invece, Aston Martin punta a rifarsi di un 2021 assai difficile, in cui è stata la vittima principale del taglio al fondo piatto voluto dal regolamento tecnico per la scorsa stagione. Il risultato di queste difficoltà è stato un misero settimo posto nel mondiale costruttori, che l'Aston Martin non vorrà certamente ripetere. Sarà compito della nuova struttura organizzativa, con il team principal Mike Krack, che sostituisce Otmar Szafnauer, e il CEO Martin Whitmarsh, condurre l'Aston Martin verso lidi più felici. Ma molto dipenderà proprio da quella AMR22 che attendiamo di vedere nella sua versione definitiva.