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“Sono qui per restare”: sono queste le parole che Fernando Alonso ha usato per confermare che sarà un pilota dell’Aston Martin in Formula 1 anche nei prossimi anni. Ma perché Alonso ha scelto di continuare la sua storia con la scuderia di Silverstone in un mercato così vivace? Che abbia scelto un comunicato brevissimo per annunciare la sua decisione è la cosa più da Fernando Alonso che Fernando Alonso potesse fare. Non lo è, invece, proseguire con il suo team attuale, viste le scelte di pancia a cui ci ha abituato negli anni.
Aston Martin ha indubbiamente iniziato il 2024 meglio di come aveva terminato l’anno precedente, ma le attuali prestazioni del team non possono certamente soddisfare le ambizioni di Alonso, che continua a ribadire di voler vincere. La scuderia di Silverstone, però, sta lavorando per raggiungere sfidanti obiettivi a medio termine. Non solo la fabbrica ha completamente cambiato forma, raggiungendo standard vicini a quelli di un top team, ma Aston ha anche unito le forze con Honda per le power unit 2026.
Non può che far sorridere pensare che, a dieci anni dal famigerato team radio in cui definiva il motore Honda della sua McLaren “GP2 engine”, Alonso si ritroverà a unire le forze con la casa nipponica. Ben prima che Alonso firmasse un nuovo contratto pluriennale, i dirigenti di Honda avevano fatto sapere che non avevano nulla in contrario a lavorare di nuovo con Alonso. E vista l’esperienza accumulata da Honda in F1 sul fronte dei motori, la sua collaborazione con Aston Martin è uno dei motivi principali per cui Fernando ha deciso di proseguire la sua avventura con Aston Martin.
Quanto alle potenziali alternative, l’unica a rappresentare un vero miglioramento era la Red Bull, ed evidentemente le porte di Milton Keynes non erano aperte ad Alonso. Max Verstappen ha apertamente bocciato l’opzione Alonso per questioni anagrafiche, ma si dice anche che Christian Horner fosse poco incline ad accoglierlo per via della sua reputazione di pilota ben lontano da un uomo squadra. Allo stato attuale delle cose, poi, accasarsi in Mercedes sarebbe stato un peggioramento. E così il flirt con il team di Brackley non è andato oltre i primi contatti che ha ammesso lo stesso Fernando.
Ma c’è un altro motivo per cui Aston Martin rappresentava una scelta logica per Fernando: la lunghezza del suo contratto. Nella conferenza stampa organizzata dopo lo stringato annuncio, Alonso ha spiegato che il suo accordo con Aston Martin non solo è pluriennale, ma continuerà dopo il suo ritiro come pilota. Alonso ama talmente tanto le corse da non potersi immaginare un futuro senza, anche quando arriverà il momento di appendere il casco al chiodo. Riponendo la sua fiducia nel progetto di Aston, ha anche ipotecato un avvenire a lungo termine che sarebbe stato tutto da costruire altrove.
Alonso non gradisce molto che si parli della sua età, ma quando ci sono dei record di mezzo, la questione è diversa. A meno che non cambi idea in corsa, Alonso correrà ancora in Formula 1 quando avrà 45 anni. L’ultimo pilota a vincere un GP a quell’età è stato Piero Taruffi, nel 1952. L’Aston Martin potrebbe essere l’opzione disponibile migliore per poter vincere una gara nella nuova era tecnica della F1. E se c’è qualcuno che potrebbe farlo, quello è proprio Fernando Alonso, l’uomo che corre più veloce del tempo che passa.