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L'ondata di rinvii di Gran Premi di Formula 1 causa Coronavirus non è ancora finita: gli organizzatori del GP di Baku ne hanno annunciato la posticipazione a data da destinarsi. L'aggravarsi della pandemia di Coronavirus in Europa, i promoter di Baku hanno deciso di non procedere al momento. Visto che la gara viene disputata su un circuito cittadino, i lavori di allestimento cominciano solitamente con un grande anticipo: di qui la decisione di mettere già tutto in pausa.
«Il rinvio è stato deciso dopo lunghe discussioni con la Formula 1, la FIA e il Governo della Repubblica dell'Azerbaijan - si legge nella nota diffusa alla stampa. Si tratta di una conseguenza diretta della pandemia globale di COVID-19 e di una scelta basata interamente sulle linee guida di esperti forniteci dalle autorità competenti». Il GP di Baku è l'ottava gara del calendario 2020 di F1 ad essere posticipata o cancellata; si tratta di quasi un terzo delle corse in programma, 22.
Gli organizzatori del GP di Baku nutrono la speranza di poter disputare la corsa più avanti nel prosieguo della stagione, ma il sempre più elevato numero di corse rinviate rendono difficile poter approntare un calendario completo, per quanto condensato. Oltre a Baku sarebbero da recuperare i GP del Bahrain, del Vietnam, della Cina, d'Olanda e di Spagna. La pausa estiva delle fabbriche di F1, anticipata a marzo/aprile, consentirà di trovare spazio ad almeno una corsa ulteriore ad agosto, ma non sarà facile recuperare il resto delle gare.
La prima gara del 2020 in programma diventa così il GP del Canada, in programma il 14 giugno prossimo. Non è però al momento chiaro se questa corsa possa subire il destino delle altre gare rimandate. La sorte della stagione 2020 di F1 è quantomeno incerta, ma sappiamo già che per la stesura del nuovo calendario non servirà l'approvazione formale da parte dei team: lo ha confermato il CEO della Formula 1, Chase Carey.