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Ferrari vecchia non fa buon brodo. Parafrasando il noto proverbio, l'analisi aerodinamica della SF1000 confrontata alla Mercedes W11 che sta dominando questo avvio di mondiale, mostra delle caratteristiche uniche e in controtendenza che non stanno dando i risultati sperati. Partendo dal frontale, le monoposto motorizzate Ferrari (anche Alfa Romeo e Haas) hanno sposato la tendenza al musetto largo mentre il resto del gruppo ha sposato la filosofia del musetto stretto con maggiore superficie alare introdotto da Mercedes.
In questo senso a Maranello esiste già una soluzione pronta, propugnata dall'ingegner Simone Resta, che potrebbe essere usata a breve con un pacchetto aerodinamico inedito. Intanto, visto le dimensioni delle fiancate e dell'ipotesi di stallo aerodinamico (dovuto anche ai flussi interni), la filosofia Mercedes di fianchi spioventi e a cascata sembra essere quella più in voga e copiata dai rivali. In F.1 copiare non basta e non è detto che una soluzione che va bene su una vettura, debba funzionare per forza su un'altra, impostata magari con criteri diversi. Alla luce delle prime due gare della stagione e alle difficoltà incontrate dalla SF1000, questa soluzione appare in futuro la più probabile per una evoluzione in pista.