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Solo contro tutti, è un po’ l’analisi della stagione di Fernando Alonso. Mentre i rivali Hamilton e Vettel possono contare (spesso, non sempre) sull’aiuto dei compagni di squadra, lo spagnolo deve fare tutto da solo nella lotta contro i piloti McLaren e Red Bull. E per come la sta facendo, questa lotta, merita rispetto.
A Singapore partirà in terza fila, un po’ deludente rispetto alle speranze della vigilia («Spero nella pole e nella vittoria») ora questa ipotesi è stata rivista al ribasso: «Beccarsi quasi un secondo in qualifica è troppo, di sicuro non va bene, ma sapevamo che su questa pista c’era da soffrire un po’, ma se guardo alla posizione di partenza, quinto, e alla media di tutto l’anno, sesto, non sono messo così male. Il sabato per noi è il momento peggiore, poi in gara riusciamo a tirare fuori qualcosa di meglio rispetto alle qualifiche e spero accada anche qui.»
«Di sicuro c’è il problema prestazioni, gli altri sembrano avere più carico e trazione di noi, ma c’è anche il problema caldo. L’ambiente è umido e le temperature alte, tanto che dopo 40 minuti di prove nell’abitacolo la sensazione è quella di avere la febbre a 40 gradi. Insomma, per tutto il giorno resti un po’ ri… diciamo lento, va. Quindi condizioni difficili, temperature elevate e una pista dove non puoi permetterti nessun errore.»
“L’ambiente è umido e le temperature alte, tanto che dopo 40 minuti di prove nell’abitacolo la sensazione è quella di avere la febbre a 40 gradi. Insomma, per tutto il giorno resti un po’ ri… diciamo lento, va”
«Quindi sarà importante la partenza, sperando che davanti ma anche quelli dietro, non combinino nulla di strano, e credo che dopo le polemiche delle ultime gare si terranno un margine di sicurezza, poi dovremo capire come usare le gomme. Il degrado con le mescole morbide è molto alto, la gestione del consumo, quindi il ritmo giusto, sarà importante. Saranno tante le cose da tenere sotto controllo, con un solo obiettivo: portare a casa più punti possibile, tenere aperte le porte del mondiale e poi vedere cosa succede davanti.»
E su Massa? «A Monza è andato forte, avevamo capito subito che la macchina si adattava bene, qua non è così e infatti parte 13°, paghiamo il divario con i rivali, ma si era capito fin dal primo giorno di prove, contro McLaren e Red Bull c’è poco da fare, solo difendersi.»