Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Fernando Alonso e Honda hanno trovato l’accordo per l’ingaggio. Secondo fonti informate, ma lo aveva detto anche Lauda nei giorni scorsi, la firma sarebbe avvenuta giovedì scorso, in realtà si è raggiunto l’accordo solo nei giorni precedenti la trasferta in Russia.
La Honda, su pressioni di Bernie Ecclestone, ha voluto fortemente Alonso dopo che Hamilton era stato tentato e aveva quasi accettato, mentre Vettel, dopo un primo approccio, è stato allettato dall’offerta Ferrari che ha così scombussolato le carte in tavola.
Visto il livello di competitività della Honda, però, Alonso è riuscito a tenersi le mani libere, ovvero ha firmato un contratto di un anno con altri in opzione e questo nel caso la macchina sia poco competitiva o non dia garanzie di sviluppo a breve.
Sul tavolo delle offerte, infatti, c’era anche l’opzione Mercedes fatta da Toto Wolff che ha chiesto ad Alonso se potesse aspettare fino al 2016, ma vista l’aria in Ferrari, Fernando ha preferito accelerare i tempi e sganciarsi, anche se ha voluto aspettare l’ultima risposta di Hamilton, anche lui in ballo fra McLaren Honda e Ferrari! Infatti Lewis era stato a Maranello a giugno per discutere con i dirigenti dell’epoca, ma di fronte al nuovo corso Ferrari e al ritorno in McLaren con Dennis, ha preferito rimanere in Mercedes un altro anno.
“Alonso è riuscito a tenersi le mani libere, ovvero ha firmato un contratto di un anno con altri in opzione e questo nel caso la macchina sia poco competitiva o non dia garanzie di sviluppo a breve”
Proprio l’ostacolo Dennis era quello che bloccava l’arrivo di Alonso. Il caso spy story, infatti, brucia ancora al manager inglese che ha appena finito di pagare le rate dei 100 milioni di euro di multa per la vicenda. Trovarsi ancora in casa colui che ritiene l’artefice della faccenda, o almeno quello che ha fatto trapelare la storia, non gli andava giù.
A questo punto è intervenuto Ecclestone che ha spinto sulla Honda, la quale si è fatta carico del contratto (oneroso…) e delle clausole di svincolo, accettando il fatto che un campione come Fernando si facesse carico dei rischi di un motore e una vettura non competitiva da qui la possibilità di svincolo a fine anno se le cose non dovessero migliorare. E a incastrare ancora di più le caselle del mercato piloti, c’è poi Raikkonen, che a fine stagione 2015 si ritira dalla F.1 e quindi mette la Ferrari nella necessità di cercarsi un altro pilota.