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La vittoria di Max Verstappen nel Gran Premio degli Stati Uniti 2021 di Formula 1 è decisamente pesante, in ottica mondiale. Più che l’incremento del vantaggio dell’olandese della Red Bull in classifica – ora a separarlo da Lewis Hamilton ci sono 12 punti – conta il luogo in cui Verstappen si è imposto. Sulla carta, Austin avrebbe dovuto essere una pista favorevole alla Mercedes e a Hamilton, che in Texas ha vinto anche due mondiali. Così non è stato.
La Red Bull ha sfruttato al meglio la sua seconda pedina, Sergio Perez, inducendo la Mercedes a desistere dalla strategia di allungare il primo stint di Hamilton, coprendogli invece le spalle dal messicano. Da lì in poi, Verstappen si è ritrovato al comando e ha potuto gestire la gara. È stato lo stesso Max a suggerire di impiegare Perez per trarre in inganno la Mercedes, dimostrando una certa lungimiranza strategica nel bel mezzo di una corsa impegnativa.
Ma Verstappen si è fatto ragioniere anche quando, una volta effettuata la sua seconda sosta, ha regolato il suo ritmo senza strafare, in modo tale da preservare le gomme quanto bastava per poter tenere botta nell’ultima fase di gara, quando Hamilton, con le hard più fresche, gli avrebbe dato del filo da torcere. Una strategia intelligente, che al termine della gara gli ha permesso di tenersi alle spalle Hamilton.
C’è anche un altro momento della gara che fa capire quanto Verstappen sia lucido – e spietato – in pista. Quando Hamilton si è portato a due secondi da lui, Max ha dato una scossa, alzando il ritmo. Lo ha illuso di poterlo raggiungere, e poi lo ha pizzicato, per fargli capire che ci avrebbe potuto provare, ma non ci sarebbe riuscito. Sono i guizzi del campione. Esattamente quello che Max potrebbe diventare quest’anno. E con la vittoria di oggi, si è portato più vicino all’obiettivo.