F1 2024: Visa Cash App RB, la VCARB 01 è un clone della Red Bull? [Video]

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La Visa Cash App RB ha diffuso dei rendering della VCARB 01, la sua vettura per la stagione 2024 di Formula 1
9 febbraio 2024

Si scrive Visa Cash App RB, si legge Alpha Tauri, la scuderia che oggi ha presentato la sua nuova identità per la stagione 2024 di Formula 1 in un evento a Las Vegas. Proprio dagli ultimi anni in cui il team di Faenza si chiamava Toro Rosso è mutuata la livrea blu elettrico di una monoposto, la VCARB 01, di cui sono stati diffusi dei rendering. Non è la prima volta in cui la ex Minardi ha giocato alla presentazione della sua vettura: in passato ci sono stati rendering con dettagli mai visti sulla monoposto vera, tanto per fare un esempio. Ma già da quanto visto possiamo intuire le somiglianze con la Red Bull RB19, da cui mutua la meccanica.

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Non è un mistero che la Red Bull abbia deciso di intensificare le sinergie con quello che non è più il suo junior team, come dimostra la line-up di piloti non acerba costituita da Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda. Parte della forza lavoro è stata avvicinata a Milton Keynes, spostandola da Faenza a Bicester. E molte scuderie temono un’interazione illegale da parte dei due team. Ma davvero la V-CARB può portare in pista un clone?

Per capirlo, bisogna partire dai componenti che le scuderie clienti possono mutuare dai team che li forniscono: l’idraulica, il cambio, le sospensioni, oltre alla power unit. Se la questione si fermasse qui, i problemi non sussisterebbero. Ma per quanto Christian Horner abbia più volte detto che la V-CARB non sarà una “Mercedes rosa” come la Racing Point del 2020, il sospetto è che, con l’avvicinarsi al tetto del budget cap da parte di tutte le scuderie, le sinergie possano diventare molto strette. Forse pure troppo.

Il problema non è strettamente legato a una monoposto “clone”, ma ad altri scambi di informazioni. Il regolamento consente di “copiare” soluzioni altrui, a patto che il componente di chi copia sia frutto di un’osservazione esterna e non di una condivisione di progetti. Sulla carta, la condivisione di dati, progetti, disegni e qualsiasi proprietà intellettuale è vietata, così come qualsiasi forma di consulenza da parte di un concorrente.

Se due monoposto hanno una filosofia aerodinamica simile, il progredire degli aggiornamenti può essere analogo. Con le limitazioni per galleria del vento e CFD, la V-CARB nei primi mesi del 2024 avrà quasi il doppio delle ore in più della RB, e potrebbero avanzarne per la seconda parte della stagione. Ma se la monoposto della V-CARB è davvero un clone della Red Bull, i team potrebbero trarre beneficio dalla comunicazione di dati tra di loro. Una condivisione di informazioni, questa, difficile da verificare.

Insomma, più che la copia spudorata delle parti è la commistione di idee e di filosofie che potrebbe portare la Red Bull a beneficiare di ore in galleria del vento altrui. Se la ricerca e lo sviluppo di certi componenti fossero divisi tra i due team, sarebbe un grande vantaggio. Le altre scuderie, in buona sostanza, chiedono un giro di vite per evitarlo. La FIA non controlla i movimenti e le comunicazioni tra il personale, e c’è chi pretende che la Federazione si muova in questo senso.

Le antenne degli altri team si sono drizzate con il pacchetto di aggiornamenti adottato dalla AT04 lo scorso anno a Singapore. L’aggiornamento prevedeva anche il passaggio ad alcune componenti delle sospensioni della RB19. Non è vietato dal regolamento: le sospensioni, come vi spiegavamo prima, sono una parte condivisibile e si può intervenire su questo componente durante l’anno. Ma solitamente la scuderia di Faenza optava per le sospensioni della Red Bull dell’anno precedente, senza aggiornarle verso la variante attuale nel corso della stagione.

Qualcuno ci ha visto una volontà di spingersi verso la filosofia del team principale, mentre altri hanno sottolineato come l’Alpha Tauri nell’ultima parte della stagione sia stata la migliore nei tratti lenti. Se la Visa Cash App RB fosse competitiva, non dubitiamo che qualcuno possa storcere da subito il naso, inducendo la FIA a verificare. In passato chi ha avuto componenti aerodinamici simili ha dovuto dimostrare di aver sviluppato “organicamente” la parte.

Ma qui la questione principale è un’altra, non semplice da verificare. A disturbare i top team sono i benefici che la Red Bull potrebbe avere dalle sinergie con la sorellina Visa Cash App RB. Chi invece è a metà classifica non gradirebbe certamente un doppione della Red Bull come avversario. Per capirne di più bisognerà vedere la VCARB 01 in pista per uno shakedown. Solo allora sapremo davvero se in F1 è cominciata davvero la guerra dei cloni.

Da Moto.it

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